Con MusicaPerBambini incappiamo in un progetto interessante e ambizioso. Un concept basato sul fittizio ritrovamento della ruota del Guitto e la conseguente evocazione di sette profeti, uno per peccato capitale, tre canzoni per ogni peccato. Un lavoro maestoso, che in teoria potrebbe sembrare tronfio se non fosse per la delirante genialità con cui è concepita l’opera. Manuel Bongiorni, ovvero MPB, recupera parte della tradizione teatrale medievale dominata da guitti, finti re, profeti cialtroni e signorotti viziati per mettere in scena una farsa in cui tali figure si muovono in ambienti elettronici, hardcore e classicheggianti. La sensazione è frastornante e superato il primo violento impatto con questo spiazzante universo, ci si ritrova immersi e conquistati da un complesso di cut-up sonori, nonsense musicali e verbali, filastrocche recitate, contrasti lirici, melodie rinascimentali, sferzate punk che si susseguono senza sosta e misura. Le modalità con cui si attraversano generi e registri sono gestite apparentemente in modo disordinato, ma tecnicamente in modo superbo, e solo dopo alcuni ascolti possiamo attribuire collocazioni narrative e musicali a questi assalti elettro-paradossali, complice un libretto brillante e accurato.
DioControDiavolo deraglia dai binari della forma canzone senza mai uscirne del tutto, può intontirci con aggressive scariche rumoristiche senza mai perdere il piacere della melodia, che torna a far capolino in situazioni impensabili.
Coniugare un lato così pesantemente elettronico ed elettrico, computerizzato ed attuale con novelle dai toni assurdi e nel non-senso riuscire a trasmettere un senso dal gusto antico, giocoso e mai banale è un merito che fa di questo disco un ascolto consigliato non solo per gli amanti di Elio, Caparezza e burattinai di musiche e parole assortiti.

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