Amor che muove il sole e le altre stelle, scriveva
Dante. L’amore in tutte le sue forme canta
Dolcenera
per descrivere il suo “paese delle meraviglie”. Un mondo non più perfetto come
quello che cantava nel suo secondo disco, ma pieno di vita (
La più bella canzone d’amore che c’è),
di voglia di lottare per ciò in cui si crede (la doppietta
Chi decide…sei soltanto tu), di vivere le emozioni senza paura
perché «tutto è amore» (
Date a Cesare).
L’amore è appunto il tema di questo suo terzo lavoro, suonato dal vivo in
studio con la sua band. E proprio il lavoro dei musicisti è la chiave portante di questo paese delle
meraviglie: dodici brani (più un altro scaricabile dalle piattaforme digitali)
che indossano i panni di un rock pieno d’energia, con cui il carisma e le doti
vocali di Dolcenera si sposano perfettamente. Grazie alla sua veste sonora
Dolcenera nel paese delle meraviglie è
un disco gradevole, ricco di chitarre graffianti che danno la carica a chi lo
ascolta. Oltre al singolo sanremese
Il
mio amore unico, le tracce dal suono più coinvolgente sono
Date a Cesare (con gli archi che
rafforzano il testo),
…sei soltanto tu
nella versione suonata da tutto il gruppo (forse la canzone più bella e più rock
di tutto il disco).
Mancano, probabilmente per volontà dell’artista, le ballate stile
Mai più noi due grazie alle quali Dolcenera
si è conquistata i favori del pubblico. Per gli amanti dei brani un po’ meno
rock, però, c’è
Oltre le stelle,
frutto di una maturità compositiva dell’artista in cui, oltre all’immancabile
piano, ci sono gli archi che rendono il brano musicalmente meno banale rispetto
alle solite ballate voce-piano. Una maturità artistica che si percepisce in
tutto il disco, in cui si vedono il tentativo, ben riuscito, di non ripetersi e
la crescita professionale di una Dolcenera troppo spesso sottovalutata.
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