Detto Ferrante Anguissola
Oggi ci occuperemo di un “giovanotto” di belle speranze chiamato Detto Ferrante Anguissola (all’anagrafe: Ferrante Anguissola d’Altoè): personaggio dal poliedrico background di esperienze musicali e di mare che, al compimento del suo 90esimo (!) compleanno, decide di gratificarsi con il terzo album solista intitolato E la voce va: 9 brani che bisbigliano all’orecchio con racconti semplici, pieni di vita vissuta con l’intensità che contraddistingue da sempre il suo operato in qualsiasi ramo abbia deciso di intraprendere, a cominciare dalla fondazione della Exhibo S.p.A., italico fiore all’occhiello rappresentativo della celebre marca di microfoni Sennheiser, per proseguire con la supervisione e fornitura tecnica di antenne, mixers e cavi per eventi di un certo peso (Sanremo su tutti).
E poi, il grande amore per il mare che lo ha consacrato esperto velista ed istruttore e dal quale prende spesso spunto per tracciare il percorso narrativo dell’album, che si apre col singolo Mar Mediterraneo, dedica corale al mondo dell’acqua espresso con pulita acustica e voce appassionata, vibrante, sempre orlata nella giusta misura, mai invasiva se non per evidenziare passaggi evocativi e questa, grosso modo, è la felice garbata scelta che l’artista cremonese decide di percorrere in tutta la tracklist, facendo cosi riscoprire il gusto del racconto intimistico ma non cantilenante, riflessivo ma non pedante, dolce e grintoso quanto basta. A mio parere, un gran bel pezzo è anche Piazza Mirabello per semplicità esecutiva ed espressione assolutamente empatica ed immediata, tipo “L’italiano” di Toto Cutugno. E, se in Sinfonia di mare accenna pizzicate di buon folk cantautorale, in Blues dei pioppi tira fuori refoli di armonica per dare pertinenza allo stile citato nel titolo, mentre una consapevole malinconia effigia la conclusiva I fiumi di Lombardia, inanellando l’ennesima chicca propositiva.
L’avrete capito, no? Che abbiamo a che fare con un fantasista poderoso, curioso, carismatico, dalla sterminata esperienza globale che onora il suo cognome (Anguissola) che fu anche quello della famosa antenata pittrice Sofonisba, dando così lustro e continuità ad una stirpe predestinata all’arte. Un viaggio cominciato a 19 anni col pollice alzato in segno di autostop, con l’inseparabile chitarra alla ricerca della sua dimensione multitasking ed intuitiva che lo ha portato, tra musica, elettronica e mare, a tracciare un ragguardevole cosmo esperienziale lodevole e stimabile.
E’ il “nuovo” che avanza…prendiamo esempio.
Foto a cura di Studio Carlo Ottaviano Casana
01. Mar Mediterraneo
02. Incontro
03. Risacca
04. Requiem per un marinaio ombra
05. Chissà
06. Piazza Mirabello
07. Sinfonia di mare
08. Blues dei pioppi
09. I fiumi di Lomardia