Yumma-re
A
più di dieci anni dal loro primo ep, e dopo una serie di concerti che li ha
portati in tutta Italia, tornano gli Yumma-re,
gruppo salernitano che unisce elettronica, rock, raggae e afro in un meltin’
pot musicale che lascia intravvedere anche qualche retrogusto della loro terra
d’origine. Eden è il primo passo verso un futuro possibile, la ricerca di una
condizione autentica – personale e collettiva – che passa attraverso una
molteplicità di esperienze uditive e – per evocazione – visive al limite del
lisergico, un viaggio guidato da una duplicità sonora in bilico tra analogico e
digitale.
Su
questo labile confine si muove tutto il lavoro, da Babylon, dove il cantato di Patrizia Giattanasio riecheggia Bjork
su una ritmica raggae, a Nations, un elettro-rock
ostinato metallico e cacofonico, e all’industrial crepuscolare di Killer, riff ossessivo come
l’attanagliante senso di paura descritto nelle liriche, tutte – eccettuata La neglicence – firmate da Luigi Nobile,
anima del gruppo campano. Le sonorità raggae, intrecciate a sapori etnici e
pop-rock, ritornano in Borderline,
una danza di compenetrazione tra
individui quasi trascendentale: anche qui, torna il tema dell’Eden, un
orizzonte di liberazione idealizzato ed evocato, un utopismo che purtroppo sa
un po’ di stantio.
Con
il meltin’ pot di Revolution part 1,
sorretta da un impianto afro arricchito da xilofoni e echi di flicorno, si
chiude la parte più ispirata del disco, che prosegue su una nota un po’
indulgente, in odore d’avanguardia (il trip sonoro di Revolution part 2, il carillon zoppicante e lacerato di Try, la desolante e ruvida stratificazione
musicale di Habito Paloma) ma senza
convinzioni o slancio.
01. Babylon
02. Nations
03. Killer
04. Borderline
05. Revolution Part 1
06. My dream
07. Sleepin’ on a satellite
08. Revolution Part 2
09. La Negligence
10. Try (Sunday after the war)
11. Habito Paloma
Luigi Nobile: voce,
tastiere, chitarre, batterie addizionali e percussioni
Francesco Nobile:
basso, chitarra
Mario Buoninfante:
chitarra, tastiere
Umberto Nobile:
chitarra, tromba
Patrizia
Giattanasio: voce in Babylon, Nations, Revolution part 1, My Dream, Sleepin’ on a
Satellite, Revolution Part 2, La Negiglence, Try (Sunday after the war), Paloma
Don
Guarino: voce in Try (Sunday
after the war)
Armando Luongo:
percussioni in Babylon, batteria in Nations e Borderline
Gianluca D’Ambrosio: batteria
in Sleepin’ on a satellite
Berniero Bardascino:
chitarre addizionali in Revolution Part 1 e Part 2
Vincenzo Nolfo:
chitarra in La negligence
Giovanni
Sica: tromba in Try (Sunday
after the war)
Paolo
Servidio: trombone in Try (Sunday
after the war)
Domenico Nobile:
fischio in Habito Paloma