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Marcello Parrilli

Elogio alla diversità

Ecco il secondo disco della annunciata trilogia dell’essere di Marcello Parrilli. A due anni di distanza dal primo lavoro Identità, il nuovo album prosegue il percorso filosofico musicale intrapreso, passando dalla coscienza della propria personale identità alla cognizione che la differenza è assolutamente una peculiarità della singolarità multiforme. Un lavoro sulla consapevolezza dell’essere che invita a fermarsi a meditare e che deve essere ri-ascoltato, anche se non sconvolge dal punto di vista degli arrangiamenti che sono essenziali ma non per questo vuoti. "Esisto perché riesco ad essere me stesso in un mondo in cui la massificazione sottolinea ogni quotidiano comportamento, qualsiasi scelta e qualsivoglia preferenza": sembra essere questo il messaggio sotteso ad ogni brano del disco.

Molti straordinari del passato e per questo diversi sono ricordati in Elogio della diversità, la storia raccontata dal musicista fiorentino: da Shakespeare in Gli spazi infiniti di Amleto a Chaplin in Il vagabondo fino al poeta maledetto Rimbaud in Una stagione all’inferno. L’autore dedica questo suo lavoro « ... a tutte le persone capaci di vedere oltre il muro ed oltre gli ostacoli. A tutti quegli artisti che, con la loro capacità di intendere le cose con occhi differenti, ci hanno insegnato a vedere il mondo da un altro punto di vista ed hanno così contribuito a cambiarlo, cercando di renderlo migliore».

Addii (Notte di San Lorenzo), meditazioni musicali (brano solo musicale insieme a Volo, uno dei brani in evidenza per la sua diversità, solo piano) sulle moderne inettitudini (Indifferenza contemporanea) e Malinconia sottolineano i passaggi delle scene di questo disco che alterna minimalismi musicali a costante sperimentazione elettronica, senza mai abbandonare alla trasandatezza  le pungenti e, per alcuni versi, sconsolate parole di ogni composizione.

Il timbro vocale non sempre è personale e tende ad echeggiare, qua e là, passati più o meno illustri, ed addirittura un omonimo, quel Marcello Pieri che Vasco Rossi ha definito «un incompreso del panorama musicale italiano».

Il brano che dà il titolo al disco si fregia della straordinaria partecipazione di Massimiliano Larocca, fiorentino anch’egli e amante della poesia in ugual misura.

Parrilli sta lavorando molto, affinando tecniche musicali e poetiche, sta cercando di dare personalità al suo sentire: il percorso sembra essere in discesa ma la ricerca di compiutezza di ogni pezzo non deve correre il rischio di stravolgere il proprio imprinting che già dal primo lavoro era un’arma vincente.

Mantenere l’identità potrebbe far emergere un elogio della diversità, o meglio singolarità.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Marcello Parrilli
  • Anno: 2011
  • Durata: 40:19
  • Etichetta: Sound Records

Elenco delle tracce

01. Gli spazi infiniti di Amleto

02. Elogio alla diversità

03. Malinconia

04. Il vagabondo

05. Il volo

06. Anima elettronica

07. Una stagione all ' inferno

08. Indifferenza contemporanea

09. Piccolo amore

10. Notte di San Lorenzo

Brani migliori

  1. Elogio della diversità
  2. Il volo

Musicisti

Marcello Parrilli: voce, pianoforte, sintetizzatori, elettronica, chitarre acustiche, percussioni Niccolò Tonarelli: chitarre elettriche, slide guitar Marco Bertini Giga: basso Fabio Ferrini: tamburi, piatti, cajon Massimiliano Larocca: voce in 2