Jazz Workshop Orchestra
Il bergamasco Marco Gotti è una di quelle figure magari un po’ (troppo) periferiche, il peso del cui lavoro, però, a voler essere un po’ più attenti, emerge con chiarezza. Sassofonista e clarinettista, Gotti è in realtà soprattutto un compositore/arrangiatore e direttore d’orchestra. Ha già lavorato, brillantemente, sulla canzone italiana (quando la cosa non era ancora merce così comune) e oggi torna con questo progetto su Morricone, presentato in anteprima, in coincidenza con l’uscita del cd, all’ultimo Bergamo Jazz.
La scelta dei brani, anzitutto, è assai felice: a soppesare cosa c’è e cosa non c’è (di “necessario”), il segno più risulta chiaro. Giù la testa, Il buono il brutto il cattivo, Il clan dei siciliani, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, i due temi da Mission, sono indubbiamente fra le pagine più nobili del musicista romano. Potrà sorprendere qualcuno, semmai, lo sfolgorare del conclusivo Canone inverso, dal film di Ricky Tognazzi (2000) la cui vicenda si snoda proprio attorno alla musica: pagina squisitamente contrappuntistica in cui il tema gioca a rimpiattino nel fitto intersecarsi dei fiati, è una delle tre che vedono la presenza di Enrico Intra, il cui pianoforte rimane ben presto solo, per un intervento magmatico, di grande spessore, su cui a un tratto si rovescia l’intero organico, finché tutto si placa nella fuggevole riesposizione tematica.
Fra le altre vette del cd, segnaleremmo il trittico che va da Il buono il brutto il cattivo, impreziosito da uno dei non rari, centratissimi (e centralissimi) assoli di Sergio Orlandi, la cui tromba, cristallina quanto grintosa, tira la volata agli altri in non pochi momenti del disco, passa per Il clan dei siciliani, bel collettivo, bell’archettato di contrabbasso e bel solo di Gotti al soprano, e si chiude con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, qui ancor più che nel caso precedente molto grazie alla straordinaria forza del tema. Dei tre brani con Intra, detto dell’ultimo, Nuovo Cinema Paradiso è uno prezioso duetto piano/clarinetto (ancora Gotti), mentre La leggenda del pianista sull’oceano, aperto da un bel solo di clarinetto basso (Porro), è per il resto prevalentemente orchestrale. Sul piano degli arrangiamenti, al di là di qualche soluzione un po’ scolastica, tutto precede brillantemente, per un omaggio senz’altro riuscito.
01. Giù la testa
02. Metti una sera a cena
03. Il buono, il brutto, il cattivo
04. Il clan dei siciliani
05. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
06. The Mission
07. Gabriel's Oboe
08. Nuovo Cinema Paradiso
09. La leggenda del pianista sull’oceano
10. Canone inverso
Marco Gotti: sax alto e soprano, arrangiamenti, direzione
Giambattista Piantoni: flauto, ottavino
Giambattista Gotti: sax alto
Maurizio Moraschini: sax tenore
Marco Bussola: sax tenore, clarinetto
Giancarlo Porro: sax baritono, clarinetto basso, flauto
Sergio Orlandi, Umberto Marcandalli, Gigi Ghezzi, Alessandro Bottacchiari: tromba
Andrea Andreoli, Angelo Rolando, Pierluigi Salvi, Ivo Salvi: trombone
Alessandro Nava, Giovanni Di Stefano: trombone basso
Lorenzo Erra: pianoforte, tastiere
Sandro Massazza: contrabbasso
Stefano Bertoli: batteria
Ospiti:
Enrico Intra: pianoforte in 08, 09, 10