Carlo Facchini e la Carboneria
Carlo Facchini leader dei Tempi Duri, autore, cantante, multi strumentista, ha avuto una carriera all’apparenza scostante. La sua produzione discografica, è stata certamente sporadica ma in realtà Carlo non ha mai cessato di comporre canzoni di ottima fattura come la celeberrima Cose che dimentico, scritta insieme a Fabrizio e Cristiano De Andrè. Ora che la voglia di proporle sembra finalmente essersi ridestata, ha potenzialmente pronto il materiale per molte opere.
Il ritrovato entusiasmo ha contagiato anche i suoi abituali compagni di viaggio e il risultato è palese. Il positivo Dai Tempi Duri alla Carboneria (2010) ha fatto da preludio all’attuale progetto: Erba, Vento, Fuoco, graficamente raffigurati in verde, bianco e rosso per rappresentare la bandiera italiana.
Coadiuvato dalla Carboneria, una sorta di gruppo aperto, dove artisti di background e provenienza diversa, si ritrovano per portare avanti un progetto comune, Facchini propone una sorta di concept album, “la storia di un ricercatore italiano incapace di arrendersi all'idea di una patria senza futuro”, costretto quindi ad espatriare con l’Italia sempre nel cuore e la malcelata speranza di ritornare.
La valenza di Erba, Vento, Fuoco emerge ascolto dopo ascolto, soprattutto se pensato nell’ottica degli ideali che persegue. Le quattordici tracce che lo compongono sono equamente divise tra brani originali e canzoni storiche/popolari del repertorio italiano prevalentemente risorgimentale, arrangiate, rielaborate e interpretate in modo molto curato e personale. Soprattutto queste ultime sono maggiormente impegnative da rendere in chiave cantautorale/folk, ma il risultato ottenuto è apprezzabile. A prova di ciò basti ascoltare l'Inno di Mameli e di Novaro e Il testamento del Capitano scritta da un soldato italiano rimasto anonimo.
L’apporto della Carboneria è fondamentale e tra essi è impossibile non citare i due amici di sempre e componenti dei Tempi Duri Marco Bisotto (batteria e percussioni) e Carlo Pimazzoni (chitarra), Lucio “Violino” Fabbri (violino e chitarre), Massimo Germini (chitarra), Anga Persico (violino), Roberto Gualdi (batteria) e le voci femminili di Veronica Marchi e Viviana Iannone. La solidarietà nei confronti dei ricercatori è stata espressa non solo tramite le canzoni ma anche in modo attivo poiché Facchini e la Carboneria hanno supportato la recente protesta dei ricercatori italiani finalizzata allo scopo di denunciare i pericoli che sta correndo non solo l’università ma tutto il “sistema” istruzione nel nostro paese.
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01. Preliminare
02. Italia parte 1
03. Va pensiero su ali dorate
04. Chi di notte
05. Amara terra mia
06. Italia parte 2
07. Indisponibili
08. Addio mia bella
09. Inno di Garibaldi
10. Il testamento del capitano
11. Inno di Mameli e Novaro
12. Garofano blu
13. Le proteste di una moglie
14. Reginella
15. L’unica vita che ho
Lucio “Violino” Fabbri: violino e chitarre Massimo Germini: chitarra Marco Bisotto: batteria e percussioni Carlo Pimazzoni: chitarra elettrica Guido Gonzato: whistle e cornamusa Claudio Fiorini: pianoforte Anga Persico: violino Davide Facchini: violoncello Pavel Runov: fisarmonica Giovanni Marchi: bottiglia e bastone Gino Marcelli: pianoforte in 02 e 06 Antonio Fusco: batteria Roberto Gualdi: batteria Maurizio Veronese: flauto basso e flauto traverso Veronica Marchi: voce in 03, 09 e 11 Viviana Iannone: cori Fabio Cobelli: cori Giampi Righetti:cori Luigi Ruffo: cori Alessandro Facchini: cori Edo Contri: cori