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Bianca d’Aponte International

Estensioni

L’ormai conclamato gemellaggio fra la rassegna che da undici anni ad Aversa tiene viva la memoria di Bianca d’Aponte, più che promettente cantautrice stroncata a soli ventitre anni da un aneurisma nel 2003, e Cose di Amilcare, emanazione catalana del nostro Premio Tenco, ha partorito questo sfiziosissimo album, in cui undici artiste internazionali danno voce ad altrettante canzoni dell’artista campana, previa traduzione nella lingua di ciascuna di loro (e non, come vedremo).

Quello che ci troviamo di fronte è un album di livello univocamente alto, di cui risulterebbe di conseguenza arduo indicare il meglio. Si decolla con la fascinosa rilettura di Erbe ed erbacce da parte di Silvia Comes, nome ormai storico della canzone catalana, collaboratrice fra gli altri di Lluis Llach, Jackson Browne e Luis Eduardo Aute, per proseguire con la bellissima versione in ceco (ma con la sopravvivenza di parti in italiano) di Ninna nanna in re ad opera di Ruth Horáčková, in prezioso quartetto con violoncello, chitarra acustica e percussioni aromatiche.

Segue Il cantico dei matti della argentina Victoria Niven, che colpisce per l’originalità di tratto che non disdegna massicce (per quanto mai sovrabbondanti) pennellate elettroniche e per un inciso strumentale di notevole impatto, così come Una volta per ogni volta, in maori, è tutta per la voce e il pianoforte di Tamar McLeod Sinclair, nata a Auckland, Nuova Zelanda, ma ormai da tempo trapiantata a Barcellona, e la successiva Dorothy è l’unico testo tradotto in inglese, da Samantha De Siena, che ovviamente la canta, pure, in quintetto.

Un altro ottimo dittico arriva subito dopo con la parigina Céline Pruvost, a sua volta traduttrice (come accade del resto in sei casi su undici) e interprete di Anima scalza, tempo dispari mosso e brioso per sole voce e chitarra, e con Claudia Crabuzza, sarda di Alghero, che a sua volta in catalano (ma anche lei conservando parti del testo originale in italiano) ha tradotto Ninna nanna alla mia mamma, ripercorrendola con una vocalità corporea e un po’ imbronciata che può ricordare Nada (ma meno carnale), sempre felicemente in equilibrio fra essenzialità e profumata evocatività. Ana Garcia firma subito dopo a due mani col chitarrista Gaddafi Nuñez la versione spagnola di Un chicco di caffè, di fatto un po’ leggerina, quasi sbarazzina, anche se è immediata la risalita con la suggestiva, elegantissima Clessidra proposta dalla russa Julija Ziganšina, autentica one woman band (voce, basso e violoncello: tutto lei), per incamminarci verso l’epilogo con la maltese TroffaHamra (alias Ruth Abela) in Canto di fine inverno, dove – in mezzo a tante corde, vocali e non – si ascolta persino una tromba, e la chiusura, ancora in catalano, con Rusó Sala in Cose lontane, delicato e fragrante valzer per voce e due chitarre.

Fra le bellezze del cd sarà infine il caso di menzionare la copertina di Marco Nereo Rotelli (già illustratore scenico di diverse edizioni del citato Premio Tenco), nonché l’elegante ed esauriente confezione complessiva.

Foto di Gabriella Ciaramella (Crabuzza).

 

 

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Sergio Secondiano Sacchi, Steven Forti, Roberto Molteni  
  • Anno: 2015
  • Durata: 40:27
  • Etichetta: Cose di Amilcare / Associazione Bianca d’Aponte

Elenco delle tracce

01.  Herbes I herbotes (Erbe ed erbacce; in catalano)

02.  Cikanska Ukolebavka (Ninna nanna in re; in ceco)

03.  Nosotros somos los que llaman locos (Il cantico dei matti; in spagnolo)

04.  Mo te va kaore (Una volta per ogni volta; in maori)

05.  Dorothy (Come Doroty; in inglese)

06.  L’ame aux pieds nus (Anima scalza; in francese)

07.  Nina nana mare mia (Ninna nanna alla mia mamma; in catalano)

08.  Un grano de café (Un chicco di caffè; in spagnolo)

09.  Pesoknye casy (Clessidra; in russo)

10.  Ghanja ta’ tmiem ix-xitwa (Canto di fine inverno; in maltese)

11. Coses llunyanes (Cose lontane; in catalano) 

 

Brani migliori

  1. Cikanska Ukolebavka
  2. Nosotros somos los que llaman locos
  3. Nina nana mare mia

Musicisti

Silvia Comes (01), Ruth Horáčková (02), Victoria Niven (03), Samantha De Siena (05), Céline Pruvost (06), Claudia Crabuzza (07), Ana Garcia (08): voce  -  Tamar McLeod Sinclair (04): voce, pianoforte  -  Julija Ziganšina (09): voce, basso, violoncello  -  TroffaHamra (10), Rusó Sala (11): voce, chitarra  -  Fausto Mesolella (06), Gaddafi Nuñez (08): chitarra  -  Daniele Caldarini (03, 10): tastiere, ecc.  -  Francesco Gaffuri (03, 10): contrabbasso e altri