Giorgio Cuscito
C'è una sfumatura in ciò che chiamiamo esotico che non è proprio facile riportare in musica. Ci sono classici, clichè, associazioni automatiche, evocazioni d'altri odori, emisferi e soli che è facile richiamare, certo, ma difficile ricostruire. Con questo Exotica, il jazzista Giorgio Cuscito, complice l'inebriante vicinanza del Mediterraneo, infonde nuova linfa e nuovi orizzonti a sei classici di altri lidi, con l'aggiunta di un paio di composizioni che non fanno per niente sfigurare il pianista romano.
Il viaggio inizia con Quiet Village di Les Baxter, che i violini dell'ospite Angelo Berardi trasformano in un lungo pianosequenza di un mondo sognante un po' fuori dal tempo. A seguire il primo inedito di Cuscito, Portrait of the $, un lungo e festoso uptempo, protagonisti i tasti neri e bianchi accarezzati dall'autore, affiancata da una Love me tender di Elivisana memoria, ma in salsa hawaiana – ironico e commovente l'intro con l'ukulele di Mieko Matsushita. New Rhumba (Ahmad Jamal) respira un'aria frizzante, seguita dal piglio inquieto di Taboo (Margarita Lecuona), ostinata fino al torbido erotismo. I The Lettermen rinascono a nuova vita in una parentesi nostalgica di un classico iper-coverizzato (Ella Fitzgerald, Garfunkel, Sinatra): I Only Have Eyes for You.
L’album si chiude con Cat Race, la seconda briosa composizione del pianista, che prelude alla magnifica chiusa del superclassico di The Voice, Witchcraft, gustoso ed elegante esempio di pianoforte confidenziale – un vero “crooner a coda” -, uno swing colorato dai piatti di Alfredo Romeo e dal contrabbasso di Guido Giacomini.
Un jazz trek in mari lontani che è anche una finestra su un mondo musicale che bisogna un po’ meritarsi, ma che finisce inevitabilmente per conquistare.
01. Quiet Village
02. Portrait of the $
03. Love Me Tender
04. New Rumba
05. Taboo
06. I Only Have Eyes For You
07. Cat Race
08. Quiet Village
Giorgio Cuscito: piano, vibre. Guido Giacomini: contrabbasso. Alfredo “Alfa” Romeo: batteria. Carlo Colombo: bongo e congas. Angelo Bedardi: violino. Mieko Matsushita: ukulele.