Il Cielo di Bagdad
In un periodo in cui impazza il
pop commercial-televisivo, in cui ascoltare canzonette a presa rapida è quasi
la regola, in cui più che mai è il “personaggio” che crea l’interesse, al di là
del valore o meno del brano presentato, ascoltare un album come Export for
malinconique è come essere catapultati davvero su un altro pianeta.
Non ci sono facce da proporre né
“strane storie” o vicende particolari che scatenino curiosità: le storie, le
sensazioni, le immagini, le impressioni, semmai, si possono cogliere dalle nove
tracce in cui Il Cielo di Bagdad ed
i loro collaboratori hanno riversato capacità e sensibilità. Non è un disco
facile, per nulla. Nasce come una sorta di collage di brevi colonne sonore, attraversa
in modo consistente ma con personalità il post-rock più canonico, si avvicina
all’ambient music ma poi la sfugge quasi all’ultimo momento, riporta, a tratti,
alla musica elettronica tedesca degli anni settanta, ma ne sconfessa la
reiterazione delle sequenze addolcendola con melodie quasi post-wave.
E’ un album che viaggia su
frequenze medio-basse, in punta di piedi, in alcuni passaggi quasi cupo ed
introverso, se non addirittura claustrofobico e proprio per questo induce ad un
ascolto attento, meditativo, per cogliere immagini, riferimenti, citazioni: Mr.
Butterfly ispirata a Gigi Meroni
e Sunday afternoon, che narra del “Pibe de oro”, contengono in sé tutta
la malinconia e l’inquietudine dei personaggi cui sono dedicate, descrivendoli
senza bisogno di parole.
Un disco d’esordio minimalista,
sicuramente essenziale, che lascia aperti spazi ed offre possibilità venture
interessanti; ovviamente sulla capacità di coglierle e di svilupparle si
giocherà il futuro, non solo prossimo, di questo giovane gruppo.
01. Stanno tutti bene
02. A day of wool
03. First light of morning
04. Export for malinconique
05. Save your forest
06. Mr. Butterfly
07. L’ultimo gesto
08. Magic Bus
09. Sunday afternoon
Luca
Buscema: drums,
glockenspiel, vocals, diamonica, loop, synth, electronic noise, additional
beat, field recordings
Giovanni Costanzo: piano, additional beat, electric
piano, guitar, violin, arrangements, programming, piano loop, organ, trumpet,
vocals, synth
Nicola Mottola: guitar, synth, Efx, piano, violin,
arrangements, Wurlitzer, vocals, glockenspiel, programming
Giulio Cestrone: guitar
Luciano Corvino: bass
Nicola Apicella: bass
Enzo Sglavo: bass