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Stefano Marelli

Facile o felice

Il disco d’esordio di Stefano Marelli, Facile o felice, è per certi aspetti l’album di tutta una vita. Il titolo, un quasi anagramma (e quasi paronomasia), è già una dichiarazione di poetica. In barba a Keith Carradine e al suo slogan easy anni Settanta (I’m easy), Marelli – fresco vincitore, oltretutto, del premio 'La mia valle' organizzato dall'associzione L’Isola in Collina - sa bene che nella vita non sempre la facilità aiuta e essere felici. E viceversa. Non per nulla il cantautore ha lavorato a questo disco per anni, limando e intervenendo continuamente, con grande cura. Altro che facilità! Ed ecco perché l’abbiamo definito l’album di tutta una vita.

Chi aveva già avuto modo di ascoltare i brani di Marelli, qui li ritrova spesso trasformati, ribaltati e stravolti. Arrangiamenti (curati quasi tutti dallo stesso cantautore) che solo in parte cedono alla tentazione di adagiarsi verso la tradizionale della canzone d’autore.

Un disco sorprendente che ci mette un poco prima di spiccare il volo. Si comincia, infatti, con due brani in qualche modo leggeri: Lento lento è un bel pezzo pseudopop, con una linea melodica molto orecchiabile nel ritornello, cui seguono suoni decisamente sixties in Senza la tv in cui si rimpiange il periodo in cui, appunto, la televisione era un lusso a cui si poteva rinunciare (e comunque non aveva ancora inquinato del tutto il nostro modo di pensare). Ma è con il pezzo successivo, Uguale a te (già finalista al premio Bindi nel 2010), che l’album si impenna improvvisamente. Una ballata d’amore (nel senso più ampio del termine) bellissima, che ricorda - almeno nella linea melodica - il miglior Battisti; la voce di Marelli si adagia su un arpeggio di pianoforte prima dell'entrata degli altri strumenti, fino all'irrompere finale della sezione archi degli Gnu Quartet (Stefano Cabrera, Roberto Izzo e Raffaele Rebaudengo) che ci regala un finale da brivido.

Altro pezzo davvero notevole è Pensieri inafferrabili: un semplice dolore al dito del piede (quanto di più prosaico ci possa capiate nella vita!) sembra aprire una porta sensoriale verso grandi intuizioni (“Per sviluppare un io cosciente/ non serve a niente macerarsi in esercizi sterili/ quando è solo l’intuizione a spalancare un’altra porta”). Un brano per certi aspetti che sembra fluttuare nell’aria, in cui la melodia sfugge continuamente (esattamente come i nostri pensieri). Ma non c’è dubbio che è l’intervento della tromba di Raffaele Kohler (nella foto a sinistra) a conferire alla canzone un’aria di magia; così come bellissimo è l’inserto finale – quasi gilmouriano - della chitarra elettrica. Nell’album troviamo ancora altre ottime canzoni, come Ho visto copieun piccolo, ironico compensio di brutture prematrimoniali: “Ho visto coppie molto alternative infrangersi/ sulla lista degli inviti/ schiacciati sotto il peso della scelta del colore/ di piastrelle per il bagno”. Marelli l’ha proposta diverse volte dal vivo, ma qui diventa davvero qualcosa di diverso: la tromba e il piano danno al tutto un’impronta jazz irresistibile. Si prosegue così tra punte più rock (Ti fa male), pop (l’irresistibile easy listening de L’idiota con tanto di coretto molto anni Ottanta di Barbara Fumia) e persino funkeggianti (Sull’etere).

Ma è proprio alla fine che arriva l'altro grande colpo dell'album, Immobile, una canzone che in qualche modo fa il paio – e chiude il cerchio – con Lento lento; se lì si esaltava l’idea di lentezza nel senso calviniano del termine (Le lezioni americane), qui si esalta addirittura l’idea di immobilismo (mentre tutto il mondo si muove in modo caotico), una sorta di esercizio meditativo e di rigore: “E tutto un mondo in transito va via/ di viaggiatori non ce n’è già più/ attraverso i confini senza interruzioni”. Quattro minuti di piano, voce, oboe (del grandissimo Mario Arcari) che suggellano un disco che merita davvero tanta attenzione. 

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In dettaglio

  • Produzione artistica:  Raffaele Abbate e Stefano Marelli
  • Anno: 2013
  • Durata: 46.14
  • Etichetta: Orange Home Records

Elenco delle tracce

01 Lento lento

02 Senza la Tv

03 Uguale a te

04 Pensieri inafferrabili

05 Settembre

06 Sull’etere

07 Con le mie idee

08 Soltanto un mese

09 Ho visto coppie

10 L’idiota

11 Ti fa male

12 Immobile

Brani migliori

  1. Uguale a te
  2. Pensieri inafferrabili
  3. Immobile

Musicisti

Stefano Marelli: Chitarre, piano rhodes, synth  -  Eros Cristiani: Pianoforte, hammond, farfisa, mellotron  -  Folco Fedele: Batteria, percussioni  -  Lele Garro: Contrabbasso, basso  -  Stefano Cabrera: Violoncello  -  Roberto Izzo: Violino  -  Raffaele Rebaudengo: Viola  -  Raffaele Kohler: tromba, filicorno  -  Luca Falomi: Chitarra classica  -  Barbara Fumia: Cori  -  Mario Arcari: Oboe