Andrea Febo
Andrea Febo lo avevamo conosciuto a Sanremo Giovani 2002 con “All’infinito”; ora a sette anni di distanza e dopo “Invece mio fratello lavora” suo primo album, esce l’EP “Febo” con un “papà” d’eccezione: Eros Ramazzotti. Sembra che i due si siano incontrati attraverso il web ed Eros lo abbia contattato per complimentarsi con lui. Qualche mese dopo i due si sono incontrati è il risultato è questo lavoro con sei tracce che, pur manifestando volutamente la loro “semplicità nel dire”, non rinunciano ad urlare le crisi del tempo e la voglia e la necessità di certezze e verità. Attraverso una stuzzicante ironia trova il modo forse più efficace per parlare alle nuove generazioni.
Nel brano “Dov’è la terra promessa” (dove parafrasa il suo produttore), il primo singolo estratto, si sente la rabbia di chi è cresciuto oltre che con i Metallica anche con i vari de Gregori, Fossati e De Andrè.: le sue parole echeggiano del dilagante disinteresse anche politico e sociale delle nuove generazioni che sempre più spesso sono pronte a puntare il dito ma sempre meno spesso a scendere in piazza, ad agire cercando di cambiare la sorte di questa “Giungla” che sembra non avere futuro.
Questo nuovo incontro, dopo la scomparsa del suo primo produttore, ha riportato nuova linfa e testi che fanno l’occhiolino all’impegno come in “Senza Rumore”, in cui viene sottolineata la fortuna di nascere lontano da conflitti di ogni genere (acqua, religione, ecc.). Una fortuna che non deve allontanarci dal problema o farci sentire estranei da ciò che invece quotidianamente accade dietro l’angolo.
C’è bisogno di giovani voci come Andrea che, senza essere particolarmente ricercati sul lessico cantautorale, rivelano i malesseri di tutti i giorni. Con un profumo pop che meglio può raggiungere le nuove generazioni che, spesso, cercano falsi miti e realizzazioni facili per poi piangere “Lacrime di coccodrillo”.
Musicalmente non si può non sottolineare la presenza della sezione di archi eseguita dalla Bulgarian Simphony Orchestra di Sofia. Diamogli fiducia.
01. La giungla
02. Dov’è la terra promessa
03. Sarà bellissimo
04. Come un castello di cartone
05. Senza rumore
06. Lacrime di coccodrillo
Andrera Febo: voce
Cristina Migliaccio – Luisa Andreozzi: cori
Osvaldo Lo Iacono: chitarra elettrica, chitarra acustica
Lino Costa: chitarra elettrica
Toti Denaro: batteria
Giuseppe Sinforini: batteria, marimba, vibrafono, glockenspiel
Riccardo Piparo:
basso, tastiere
Luca Lo Bianco:
basso
Fabio Raponi:
pianoforte, rhodes & hammond
Claudio Giacomazzi: violoncello
Antonio Zarcone:
pianoforte
Mauro Schiavone:
pianoforte
Rosario Punzo:
percussioni
Daniele Guastalla: rhodes & hammond
Fabio Rizzo:
lap steel guitar
Bulgarian Simphony
Orchestra Sofia: archi