ultime notizie

Lilith Festival: Genova tra pop, rock ...

di Alberto Calandriello Periodo di intensissima attività per l'Associazione Culturale Lilith, punto di riferimento per la cultura a Genova ed in Liguria, che da pochi giorni ha dato il ...

Zabrisky

Fortune is always hiding

Pensi alla parola "zabrisky" ed è inevitabile pensare a Zabriskie Point, l'eccitante capolavoro di Michelangelo Antonioni, ma ora è la volta dei Zabrisky, la band che da sedici anni, schiva e lontana dai riflettori, è giunta al suo nuovo progetto discografico.

Fortune is always hiding è il terzo disco del quartetto veneto, costruito e prodotto con la complicità - come nel precedente Northern Highway - di Giovanni Ferrario. Giocando sul titolo del disco si potrebbe affermare che la fortuna, come la verità, ama nascondersi, ma quando il talento e l'ispirazione ci sono, possono nascere piccoli affreschi significativi, come i dieci brani di questo disco.

L'amore mai celato per le sonorità british e per una cifra stilistica precisa diventano materia su cui giocare con un risultato personale e piacevole. L'unica inquietudine è la copertina, un volto che ricorda sia il Grande Fratello del film 1984 tratto dal romanzo di George Orwell, che il miglior Nicholson.

Dieci brevi tracce dal sapore sixties, dieci piccole tensioni tutte con la chitarra in primo piano e un filo sottile di malinconia, tra lontananza ed estasi. Il disco si apre con un cordone solido che lega Mestre a Liverpool, l'evanescente Summer is always grey: oltre la musica, sarà un omaggio alla nebbia? Stone inside è tutta figlia del Like a rolling stone, ma sempre in bilico tra omaggio e creazione. Da godere anche la tosta I can't leave, con chitarre brillanti e graffianti. Diverso il  registro di Better times, dall'inaspettata a chiave country. Molte sorpresine sono disseminate fino alla chiusura di Good company, un connubio tra psichedelia e pop.

Fortune is always hiding è un disco che cresce con gli ascolti, capace di lasciarti scoprire i suoi livelli di lettura divenendo sempre più corposo e dilatato. La forza del progetto degli Zabrisky sta tutta nelle proporzionate costruzioni dei brani.

 

 

0 commenti


Iscriviti al sito o accedi per inserire un commento


In dettaglio

  • Anno: 2011
  • Durata: 25:07
  • Etichetta: Shyrec

Elenco delle tracce

01. Summer is always grey

02. Stone inside

03. I can't leave

04. Better times

05. Calling home

06. Have you ever seen your face

07. Careless lovers

08. Getting better so far

09. Real me

10. Good company

Brani migliori

  1. Summer is always grey
  2. Getting better so far
  3. Good company

Musicisti

Marco Bagagiolo: vocal and guitars Alberto Lo Verso: vocal and bass Jury Dogà: vocal and guitars Nicola Ferrarese: drums Giovanni Ferrario: additional guitars, keyboards and percussion Federico Cattai: piano in 06 Astrid Zuccarato: additional vocals in 10