Pippo Pollina
25 anni di carriera non potevano essere ricordati in maniera migliore: un disco dal vivo ma con alle spalle l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Zurigo diretta dal maestro Massimiliano Matesic. Fra due isole, è questo il regalo che Pippo Pollina si è fatto e ha voluto offrire al suo pubblico, in una registrazione effettuata il 5 settembre scorso al Volkshaus di Zurigo.
Un vestito nuovo per la festa di compleanno è stato indossato dalle 15 canzoni che il cantautore siciliano ha scelto per rappresentare il suo percorso artistico.
Un vestito da prima serata, dai toni giusti e cucito su misura: ascoltandole in questo abito, le canzoni sembrano state scritte proprio per essere eseguite e interpretate in ensemble dai 75 musicisti dell’orchestra.
Dove c’era la fisarmonica come ne “Il pianista di Montevideo”ora si affacciano violini e un assolo di clarinetto che non fa perdere sapore alla struttura del brano.
Pezzi reinventati e riarrangiati con maestria che non hanno fatto fatica ad accostarsi alla sfida sinfonica a cui li ha sottoposti Pippo e il direttore Matesic.
Una dimensione che per molti artisti può sembrare lontana dalle prospettive iniziali di concepimento, ma un movimento che dà valore a brani che così dimostrano una straordinaria forza di rigenerazione.
Lo stesso Pollina, a proposito di questa esperienza, dice nelle pagine del libretto del CD che è stato come “Prendere per mano l’impianto delle canzoni e trasportarlo laddove trovano il linguaggio universale della musica classica del Novecento, fra l’Ungheria di Bela Bartòk e i canti popolari della Bosnia, fra il tango di Piazzolla e le leggendarie colonne sonore di Nino Rota” e - aggiungerei io - con un tocco alla Morricone nell’incipit della versione di “Sambadiò” o nel ritmo incalzante dato a “Canzone quarta”.
Alcuni brani più di altri sembrano già essere stati ideati per essere vestiti da archi e fiati, come “Canzone sesta” da Ultimo volo.
Il progetto del disco porta con se il successivo tour teatrale ed è per questo che già da subito il maestro Masetic ha voluto rendere la ricostruzione musicale che anche nelle serate dal vivo lo spettatore potrà gustare, e cioè non un accompagnamento ma un dialogo musicale tra lo stile del cantautore e la personalità e l’incanto dell’orchestra.
È anche vero che i virtuosismi e il ritmo incalzante e veloce di brani come “Chiaramonte Gulfi” (di cui ci viene regalato il bis quasi a ritmo di concerto di Capodanno) paiono stravaganti, ma rivelano allo stesso tempo la straordinaria forza di coinvolgimento che sembra far “sorridere” strumenti e pubblico.
Un matrimonio musicale che regala canzoni che si mostrano nuove, in un certo senso inediti, emozioni uniche per stupire.
Un evento speciale da non perdere in formato digitale ma penso soprattutto in formato “vivo”.
www.pippopollina.com
01. Ouverture
02. Leo
03. Marrakesh
04. Chiaramonte Gulfi
05. Due Di Due
06. Il Pianista Di Montevideo
07. Signore Da Qui Si Domina La Valle
08. I Ragazzi Della Via Paal
09. L’amore Dopo La Caduta Del Muro
10. Sambadiò
11. Canzone Quarta
12. Il Giorno Del Falco
13. Il Cameriere Del Principato
14. Canzone Sesta
Bonus Tracks
15. Tammurra E Vuci
16. Chiaramonte Gulfi (Bis)
Pippo
Pollina: voce,
pianoforte, chitarra
Orchestra
Sinfonica del Conservatorio di Zurigo
Massimiliano
Matesic: arrangiamenti
e direzione d’orchestra
Marco
Agovino: batteria