Gianni Virone
Si parte subito con una versione decisamente “minimale”, ma dai tratti quasi funky, di A night in Tunisia, e si ha subito l’impressione che il dischetto appena iniziato non sia opera del “solito” trio jazz; e l’impressione trova conferma via via che l’ascolto procede, perchè la scelta di Gianni Virone è stata quella di strappare ad ogni singolo strumento, sax, contrabbasso e batteria, tutto ciò che, in termini di espressività, dinamica, accompagnamento, virtuosismo, potevano offrire.
Se a questo aggiungiamo che gli arrangiamenti sono anche abbastanza complessi, ed a loro modo ricchi di timbri e di armonie, è facile capire quanto impegno e quanta dedizione ci siano nella realizzazione di questi Frammenti, e di quanta creatività necessiti un album essenziale nella strumentazione e, viceversa, ambizioso ed elaborato nella struttura.
Il viaggio del piccolo principe, ad esempio, chiarisce lo stile con il quale il lavoro è stato concepito: tre strumenti, di fatto, solisti, che si intersecano senza sovrapporsi, conducendo percorsi apparentemente differenti che invece, per una sorta di “magia” spontanea, ma anche di estrema perizia tecnica, si riprendono in un continuum coerente anche se dalla linearità frastagliata ed a tratti spiazzante. In questo senso, Happy Monk, con i suoi cambi di ritmo, le accelerazioni e le improvvise pause, le tensioni portate fin quasi al limite e subito, improvvisamente, smorzate, rappresenta questo approccio sicuramente istintivo, ma nel contempo molto “calcolato”, che il trio esprime, peraltro, con grande scioltezza e naturalità.
Un album, in sintesi, che vive di contrasti, contrapposizioni, di un continuo scontro tra i tre strumenti, dal quale sprizzano le scintille che ne fanno un lavoro non esattamente immediato, ma da assorbire attraverso vari ed attenti ascolti; il risultato, comunque, è che da una formazione essenziale fuoriesce un flusso sonoro ampio, articolato, “movimentato”, che pur dando pochi punti di riferimento, invita l’ascoltatore ad approfondirne le dinamiche.
01 A night in Tunisia
02 Stesso Riff
03 Il viaggio del piccolo principe
04 Bemolle cinque
05 Nice to meet you
06 Happy Monk
07 Oro nero 11/9
08 Morfeo
Gianni Virone: tenor and soprano sax, alto flute Davide Liberti: double bass Mattia Barbieri : drums and percussion