Sandro Di Stefano
“Frammenti di luce” è un disco anomalo, che non ha nulla a che fare con il mondo della canzone ma che si inserisce piuttosto nel filone della musica religiosa o di riflessione. E’ un album di suggestioni, di rimandi, di giochi di sponda. Sono suoni ispirati, come il soffio dello Spirito Santo, che vola e approda delicatamente. Sandro Di Stefano è compositore, chitarrista, direttore di orchestra. Ma prima di tutto è un cuore che aspira a conquistare l’infinito. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di musica “Alfredo Casella” de L’Aquila ed aver vinto diversi premi e borse di studio, si è dedicato alla musica assoluta, a musiche per il cinema e la tv, a documentari e spot pubblicitari dedicati a temi sociali. Questo e molte altre cose, che hanno arricchito il suo talento e forgiato le sue eccelse doti di compositore. Con questo “Frammenti di luce” Sandro Di Stefano si ispira ad alcuni passi biblici, spaziando dal Vecchio al Nuovo Testamento. Album interamente strumentale, “Frammenti di luce” è un dipinto cangiante, nel quale le riflessioni spirituali si trasformano in un pastello dalle tinte tenui, che lasciano filtrare, morbida ma continua, la luce, che illumina i colori delle musiche facendoli così muovere e fluttuare delicatamente. Il disco è una personale lettura di alcuni testi sacri a cura di Sandro Di Stefano, che trasforma in immagini sonore pensieri e stati d’animo. Potrebbe essere benissimo la musica di un film, ma preferiamo ascoltarla aprendo il nostro cuore alle sue folate, che rischiarano i nostri pensieri e ci mettono in ascolto del mistero. Sono “frammenti di luce” quelli che attraversano le vetrate dai colori cangianti di Sandro Di Stefano, che predilige l’intensità degli strumenti a corda, del violino e della viola di Adriano Scaccia piuttosto che del violoncello di Mauro Cipriani. Oppure il suono spiazzante eppure assolutamente adeguato della chitarra elettrica, presente nella bella composizione che conclude l’album, “I campi del cielo”. Una chitarra suonata dallo stesso Di Stefano, che chiude così con forza e calore un disco che accompagna la mente ma allo stesso tempo rimanda ad altre dimensioni e ad intime riflessioni.
01. Fiat lux
02. Eden
03. Notturno
04. Dialogo
05. Aurora
06. Luce del mondo
07. Siloe
08. Come sigillo
09. Spiritus
10. I campi del cielo
Stone Castle Strings: orchestra d’archi, Sandro Di Stefano: direttore, Adriano Scaccia: viola, violino Sandro Di Stefano: pianoforte e chitarre Alessandro Tomei: flauto, duduk Franco Santodonato: flicorno, tromba Mauro Cipriani: violoncello