Claustrofunk
Claustrofunk, ovvero il vangelo del crossover sbarca in Italia. Il quartetto veronese sforna Fratelli d’Italia, una visione senza compromessi del nostro presente, a base di riff massicci, refrain a frantumazione di corde vocali, e un inarrestabile raffica di suoni e parole.
L’album parte già a tavoletta: Molte Volte è di pura ispirazione RATM, la chitarra di Enrico Spagnolo non si risparmia, alternandosi tra riff poderosi e un wah wah ringhiante nelle strofe, mentre Il Pentito spinge il pedale su un funky ruvido, su un pezzo che propone di associare testimoni e custodi di segreti sporchi in un fantomatico sito, e le linee di basso rotonde e flessuose di Matteo Lonardi sono l’insostituibile spina dorsale del brano. Il grido della title-track è una sveglia violenta alla cronica autocastrazione da inazione – tema poi ripreso anche in Apatia -, dove il cantante e autore dei testi Ivo Castellani fa sua la lezione di Zack de la Rocha, zompando tra rap e cantato rock senza risparmiarsi.
La massiccia guerriglia musicale continua con Risikando, un gioco di parole fieramente anti-Bush, l’inno da pogo È proibido proihibir, con ospite il brasiliano Z’africa Brasil, concedendosi però una pausa sentimentale con Quando sarai con me. Si torna sulla denuncia con Sottotiro, ospite Marco Crescini, un esempio di “musica giornalistica” che illustra le malefatte della compagnia petrolifera Exxon: un pezzo nobilmente armato, ma piuttosto fine a se stesso. Chiudono il disco Claustrophobica, un manifesto d’intenzioni del gruppo, e Mediashit, attacco finale al sistema mediatico.
I Claustrofunk, senza splendere per originalità nella proposta, s’innestano perfettamente nel genere di elezione, con rispetto della “formula” e una precisione tecnica solidissima. Attendiamo con curiosità i prossimi passi.
01. Molte volte
02. Il Pentito
03. Fratelli d’Italia
04. Risikando
05. È prohibido proibir
06. Quando sarai con me
07. Apatia
08. Sottotiro
09. Claustrophobia
10. Mediashit
Ivo Castellani: voce. Matteo Lonardi: basso. Enrico Spagnolo: chitarra. Thomas: batteria. Luca Zevio: voce in 08. Z’africa Brasil: voce in 05. Marco Crescini: voce in 04 e 08. Cesare Carreri: sax in 08. Cristiano Santini: voce in 10.