Luca Sammartino
Ormai lo sapete, no? Dalle piattaforme musicali si possono fare scorpacciate uditive senza tirare fuori un cent ma questo sperticato e veloce fruire purtroppo è sintomo di poca attenzione per quegli artisti che, invece, le canzoni le scrivono ancora artigianalmente, con impasti fatti a mano per proporre prodotti di qualità che (possibilmente) possano perdurare nel tempo. Per l’artista lodigiano Luca Sammartino, lo scenario appena descritto è paragonabile ad un grosso frigorifero, colmo di cibarie sonore, pronto per un consumo illimitato, “finché ne puoi mangiare” (all you can eat), ma dietro questa similitudine c’è l’inconsapevole constatazione, in chi ascolta, di scelte subite, passive, pilotate dalle grandi radio, senza concedere più chances a chi compone con passione, dedizione e rispetto per il pubblico. Tralasciando, per ora, idealismi di base, Frugo nel frigo segna, per il Nostro, l’esordio sulla lunga distanza, dopo una serie di singoli spalmati nell’arco di quinquennio e conferma il sodalizio inossidabile con la band de I Fenomeni (Andrea Cattarina, Christian Anfossi e Marco Fapani) che apportano un’efficace cornice d’insieme ai 7 brani previsti nel menù, conditi di puro rock’n’roll e spruzzate di pop cantautorale filo-wave.
Lo sportello del frigo si apre proprio con la titletrack, che fa sùbito ruggire le chitarre con graffianti scie chimiche e controcori decisamente a portata d’orecchio, senza mire vistose ma con intenti concreti. Che sberla! è già pronta per stamparci in faccia un rock circolare e sanguigno con un refrain easy e cool, mentre Scintilla e benzina riporta i giri del motore in modalità punk-rock, tanto cara a Luca cresciuto a pane e Green Day con sottilette di Ramones e, francamente, è un bel sentire poiché (dopo), ci rivela che è tutta Farina del mio sacco senza trucco e senza inganno, vistosamente verace nel piglio dinamico, pronto a scatenare l’headbanging a ruota libera. D’altra parte, con un rock’n’roll cosi curato e spontaneo è arduo restare inchiodati sulla sedia mentre scorre What a shame Mary Jane, uno dei singoli più empatici della gamma, capace di esplicare con fluido dinamismo la difficile gestione delle nostre emozioni mentali. Invece, con Blu si torna alle origini discografiche di Luca con un brano vibrante, toccante, intenso, una power-ballad dedicata ad un’amica scomparsa prematuramente e che diede vita ad un progetto benefico andato a buon fine. L’anta del frigo si chiude con l’ironia dilettevole di Natale da fenomeni che picchia e saltella verso i maniaci del consenso a tutti i costi, senza avere la consapevolezza di vendersi alla bieca omologazione di massa.
Frugo nel frigo è certamente un album shakerante, gustoso, fresco, potabile, bevibile anche in assenza di sete ma, occorre dar merito a Luca Sammartino di averci fatto riflettere sempre col sorriso in tasca ed un intelligente alto tasso evasivo. Rock’n’roll will never die!
01. Frugo nel frigo
02. Che sberla!
03. Scintilla e benzina
04. Farina del mio sacco
05. What a shame Mary Jane
06. Blu
07. Natale da fenomeni
Luca Sammartino: voce - Christian Anfossi: chitarre - Andrea Cattarina: basso - Marco Fapani: batteria