Young Wrists
«I will be sincere like an open wrist would be» (Marry Me): anche in questo nuovo Ep la musica degli Young Wrists appare drammaticamente sincera e scorre cadenzata e dolorosa, come sangue lento e caldo dalle ferite degli assoluti giovanili.
Nelle nuove canzoni del duo pesarese composto da Alberto e Letizia, riff onirici e accenni di distorsioni cupe su ritmiche pulsanti di drum machine accompagnano liriche allucinate e sofferte, tra elegie della follia e della menzogna e, al contrario, lullabies post-punk della purezza e della schiettezza, che sollecitano ad immolarsi sul rogo del proprio intollerabile disincanto.
La voce di Letizia intesse nenie cantilenanti (quasi vagamente smithsiane), che risuonano come rivendicazioni straniate, pronunce di desideri strazianti ed autodistruttivi, o voti romantici.
Un candido ed evanescente twee-pop e, più genericamente, un’indie pop luminoso e ferocemente malinconico à la The Pains of Being Pure At Heart si caricano di colori decadenti, amari e violenti. La dolcezza e la quiete apparente dei tre brani infatti è quella irreale di un mare invernale gravido di tempeste e alimentato dalle lacrime; è un mare in cui immergersi ed abbandonarsi ad occhi chiusi, quando si ha bisogno «to forget everything» (Marry Me), o un oceano in cui, dopo aver scandito un fatidico «I’ve had enough», è possibile annegare il reale e il ricordo dell’altro tra inquietanti visioni di morte («one million dead bodies with a million pills» recita un verso di I Want To Die Young cos’ You’re Always Wrong, in linea anche con le atmosfere dei brani di Letizia solista sotto il moniker Marie Antoniette) e una palpitante, divorante aspirazione alla serenità.
Piccoli eroi del delirio delle inquietudini crescono.
01. Marry Me
02.Carolina
03. I Want To Die Young cos’ You’re Always Wrong