Fabio Zuffanti
Avere tra le mani e nelle orecchie Ghiaccio, il terzo progetto solista del poliedrico Fabio Zuffanti, è un'esperienza che consiglio a tutti coloro che sono sempre desiderosi di spunti di riflessione.
L'attività artistica di Fabio Zuffanti è davvero ricca, ha all'attivo fortunati progetti come Finisterre, Hostsonaten, La Maschera di Cera, Aries e il recente e folleggiante R.U.G.H.E, per citarne alcuni. Un artista generoso, capace di dedicarsi sia al lavoro di gruppo che in solitaria, e di dedicare, quindi, una parte del suo estro con sfida e sincerità.
Sin dalle prime note, Ghiaccio si lascia ascoltare e lievita senza far rumore grazie alla mistura di post-rock e minimalismo che nella sua elettricità e nel suo esser cantato in modo sottile è tutt'altro che freddo, come potrebbe suggerire il titolo.
Dalla title track che promette un abbandono e un ritorno echeggiano gli Air di Moon Safari, mentre con Ultravoid l'elettronica è accecante, diretta ed efficace e l'autore si confronta, ora come La Talpa "scaverò tra le lenzuola una galleria", ora come in un Salto in lungo "ad attenderti due file di bianco".
Tanta luce e nessuna ridondanza, come Franco Battiato insegna.
Guardiamo dentro la scatola è un invito a riascoltare il binomio Battisti - Panella, con anima blues e percussiva, tanto sperimentale quanto in linea con la canzone d'autore italiana.
Certo tante sono le fonti che possono ispirarci, come le suggestioni dell'estatico performer Tommaso Labranca in Due sonetti dinanzi al Just Cavalli, sporca e sinuosa. Mi piace pensare che Ghiaccio arrivi a svelare anche il suo processo di elaborazione e accurata selezione, come in Il costruttore di elefanti, "quando si costruiscono elefanti non tutti i pezzi sono necessari".
Psichedelia con i piedi per terra che, dopo l'ascolto di Cinque all'alba, sembra spiccare il volo, "così ti chiedo cosa pensi cosa pensi cosa pensi ad ogni stimolo non reagisci".
Un disco costruito sull'esigenza, mai compiaciuta, di liberare con coscienza tutte le note che esplodono nel cuore di Fabio Zuffanti.
http://www.zuffantiprojects.com
01. Ghiaccio
02. Ultravoid
03. La talpa
04. Salto in lungo
05. Le fabbriche felici
06. Guardiamo dentro la scatola
07. Due sonetti innanzi al Just Cavalli
08. Il costruttore di elefanti
09. Cinque all'alba
Fabio Zuffanti: all instruments, vocals