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JoyCut

Ghost Trees Where To Disappear

La natura deve esercitare su questa band un potere particolare. Gli alberi soprattutto sembrano accompagnare il percorso ben strutturato di una fra le band più sensibili a ciò che ci sta intorno e che è sempre stato lì molto prima del nostro arrivo. I JoyCut a ogni nuova pubblicazione paiono giocare una partita tutta loro - una partita difficile, da governare fino in fondo piuttosto che portare a casa un risultato. La prima volta che ho visto la band dal vivo è stata in un parco: neanche a farlo apposta i quattro suonavano in un’area disegnata da altrettanti tronchi. Ho subito pensato che scenario migliore non potesse esistere per temi legati all’ecologia, all’inquinamento, a condizioni atmosferiche impervie, a periferie claustrofobiche. E il suono, il suono sembrava pronto per rarefarsi tra le piante, restare impigliato sulle loro teste e poi infrangersi tra rami e fronde.

Nel nuovo lavoro di JoyCut si riconoscono i temi più cari e si riconoscono gli elementi, nessuno escluso: fuoco (TheFall), terra (CleanPlanet), aria (Deus) e acqua (Liquid) compaiono in brani che dal primo ascolto non potremmo non riconoscere come familiari. Suite dilatate, cavalcate oniriche che tanto hanno accostato la band ai più oscuri Cure si riconoscono anche in Ghost Trees Where To Disappear, concept album che ruota intorno alla figura di Mr. Man. La strana storia del Signor Uomo narra dell’unico esemplare rimasto, la cui immagine agli occhi degli altri appare come quella di un extraterrestre verde-grigio. Il Signor Uomo è in cerca di ossigeno, lo cerca tra il respiro degli alberi fantasma e sono in molti a poterlo aiutare, i bambini specialmente.

Da questo incipit un intero disco a forte impronta ambientalista. Registrato presso The Promises, primo studio di registrazione europeo interamente alimentato da energia solare, Ghost Trees si presenta tra gli scaffali con packaging in materiale riciclato al 100%, biodegradabile e stampato con inchiostro vegetale. E poi c’è un vecchio cd, da ascoltare in macchina, in un pomeriggio di pioggia, prima di scendere sull’asfalto e lasciarsi sedurre da umidità e Ponente.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Jason Howes
  • Anno: 2011
  • Durata: 44:00
  • Etichetta: PillowCase Records

Elenco delle tracce

01. 10Pence

02. CleanPlanet

03. GardenGrey

04. TTG

05. L@M_H

06. Deus

07. GTRC

08. TheFall

09. Apple

10. Liquid

11. L@M_S

12. FakeModesty

13. W4U

Brani migliori

  1. Liquid
  2. W4U

Musicisti

Pasquale Pezzillo: voce e chitarra Gaetano Caggiano: tastiere Nello Mauro: basso Simon Laurenzana: batteria