Flavio Oreglio & i Luf
Giù,
realizzato da Flavio Oreglio in
collaborazione con I Luf, contiene
le canzoni eseguite nello spettacolo teatrale “Non è stato facile cadere così
in bass”o, che è anche il sottotitolo del CD. Otto tracce, scritte da Oreglio in
collaborazione con Dario Canossi e Luca Bonaffini, ed una rilettura di Un’idea di Giorgio Gaber compongono il progetto,
della durata di trentatré minuti scarsi, connubio tra teatro, musica e canzone.
Un lavoro dal sapore molto Luf, forse anche perché registrato in presa diretta
per mantenere lo spirito del live, il territorio più congeniale all’ensemble della
Val Camonica. I testi, anche se a volte in modo ironico come in L’abito degli altri, trattano temi
profondi quali la guerra, la religione, la politica e la filosofia, a conferma
di quanto dichiarato nelle note di copertina: “Abbiamo cercato di dare vita ad
una musica con l’intento di accarezzare e colpire sia le gambe che il
pensiero”. Molto bella e intensa è Vorrei,
dedicata alla madre di Peppino Impastato ucciso dalla mafia nel 1978. Per
quanto riguarda la parte musicale è il folk rock tipico della band guidata da Dario
Canossi a farla da padrone, dimostrando, come negli ultimi lavori, di aver
raggiunto una notevole maturità artistica, dopo gli interessanti ma ancora un
po’ grezzi esordi.
Ad essere franchi “Giù” sembra un cd dei Luf con alla
voce solista Flavio Oreglio, nel senso che alla resa finale del lavoro ha contribuito
molto di più il gruppo, con il proprio stile, gli arrangiamenti, di quanto non
abbia contribuito il poliedrico artista “catartico”. Sia chiaro, Oreglio
dimostra di saper cantare, ma forse per il tessuto sonoro creato dai Luf, la
quadratura del cerchio si ottiene con la voce di Canossi. Bello ed esaustivo il
libretto allegato, contenente anche molte foto ed i testi delle canzoni
proposte.
01. Basta!
02. Kabul
03. Vorrei
04. L’abito degli altri
05. Un’idea
06. La fiera delle fole
07. Il pensiero
08. Muro
09. Anima Popolare
Flavio Oreglio:
voce, chitarra
Dario Canossi:
voce, chitarra
Sergio Pontoriero:
basso, percussioni
Ranieri Fumagalli:
baghet, flauti e ocarine
Fabio Biale:
violino, mandolino
Sammy Radaelli:
batteria
Pier Zuin: higland
bag pipe, bombarda, flauti, cucchiai
Stefano Civetta:
fisarmonica e voce
Silvia Oreglio:
cori