Mango
Un disco live è sempre un po’ un tradimento. Condensare un’esperienza totale come quella lo spettacolo dal vivo, appiattirla alla sola dimensione sonora, sicuramente ne sminuisce l'aura, ma dà almeno la consolazione di offrire una testimonianza indelebile. Gli amori son finestre sa proprio di affresco, di gentile omaggio al pubblico e a quell'indescrivibile somma di fattori ogni volta nuovi e straordinari che sta dietro a un concerto.
Al primo disco live dopo un'altra prima volta – l’album di cover Acchiappanuvole -, Mango prova con passione a condensare quattro anni di esibizioni in una soluzione sintetica e il più possibile emblematica. E con qualche doveroso cappello introduttivo. Il primo cd si apre con il nuovo singolo E poi di nuovo la notte, una ballad pop-rock molto radiofonica ma senza particolari guizzi; poi, a sorpresa, il cantautore pugliese si cimenta con un brano dei suoi protégé, i Rei Momo, Contro tutti i pronostici, testo più saporito e lievemente polemico, servito in una confezione rock che si rifà vagamente al post-punk melodico anni 80 – non resta che sentire come suona nelle mani del gruppo. Altra sorpresa è la title-track, un testo in cerca di musica affidato alla voce recitante di Flavio Insinna.
Dopo una doverosa introduzione, che fa da camera di decompressione, eccoci al live vero e proprio, in cui domina quel meltin’ pot musicale che Mango porta avanti fieramente, gettando un ponte fra Italia e resto del mondo, un ponte venato d'Oriente e d'Africa. Ed ecco l’energica esecuzione di Luce, il cui arrangiamento avanza in una trama di distorsioni di chitarra, trascinante la cover di Dio mio no, gemma un po' nascosta tra le pieghe della produzione Mogol-Battisti, che fa il paio con la riscoperta del Gaber delicato ed elegante di Chissà dove te ne vai. Deludente invece La canzone dell'amor perduto, la cui delicata semplicità cade vittima di un gusto un po' barocco per la muscolosità di arrangiamenti e interpretazione.
Come tutti i live, quindi, anche Gli amori son finestre è un tradimento necessario, e insieme un omaggio ai fan, che troveranno, oltre alle sorprese di un artista la cui curiosità crea sempre mescolanze e pastiches da scoprire, la certezza di un'identità artistica incrollabile.
CD1
01. E poi di nuovo la notte
02. Contro tutti i pronostici
03. Gli amori son finestre
04. Intro
05. Pride
06. Luce
07. La canzone dell’amore perduto
08. Amore bello
09. Mediterraneo
10. Dio mio no
11. La rosa dell’inverno
12. Lei verrà
13. Come Monna Lisa
14. La stagione dell’amore
15. Bella d’estate
CD2
01. Australia
02. Chissà se te ne vai
03. Quando
04. Il dicembre degli aranci
05. Ti porto in Africa
06. Love
07. Come l’acqua
08. Sirtaki
09. Amore per te
10. Sentirti
11. Oro
12. Chissà se nevica
13. I migliori anni della nostra vita
14. La rondine
Giancarlo Ippolito: batteria Nello Giudice: basso Carlo De Bei e Carlo Firmiani: chitarre Rocco Petruzzi: tastiere e programmazione Mango: piano e voce Rosa Lembo, Simona Spadaccia, Delio Caporale e Carlo De Bei: cori Filippo Mango: batteria in 10 Flavio Insinna: voce in 03