Nicolò Carnesi
Con quella fisionomia tra Cristicchi e Robert Smith, con quell'aura tra l'indie e il nerd, Nicolò Carnesi dopo l'ep Ho poca fantasia (2011) pubblica Gli eroi non escono il sabato.
Figlio di una Sicilia che continua a stupire con la sua fertilità, e con sole 24 lune sulle spalle, Nicolò Carnesi si sta facendo notare per un cantautorato fresco, godibile e leggero, senza pretese di innovazioni, ma sincero ed è per questo motivo che il nostro è una buona promessa. Saranno queste le chiavi di lettura: semplicità, immediatezza e i suoi 24 anni messi a frutto.
Gli eroi non escono il sabato è un disco ben suonato e arrangiato con raffinatezza grazie ad una nutrita schiera di validi collaboratori, tra cui Settimo Serradifalco (Akkura e Donsettimo), gli Hank e Brunori Sas (in Mi sono perso a Zanzibar), ottime basi sulle quali poter costruire.
11 brani di pop intelligente, mai sguaiato e ben confezionato, capaci di scorrere come i paesaggi che si osservano con il naso attaccato al vetro di un treno. Ironia e giochi di parole, istantanee e una voce rassicurante. Vita, scoperte, droghe, debolezze e tecnologia. Mondo insomma! Ben piazzato il brano che apre il disco (Il colpo) cadenzato e radiofonico, mentre in Medusa scopriamo la vena new wave e quelle sonorità anni '80 che a tratti ci rassicurano e che ritroviamo anche in Ho poca fantasia. Le pennellate rock di Kinder cereali all'amianto e lo spirito retrò di Penelope, spara!, ma è in Levati che Carnesi restituisce il quadretto della provincia contemporanea «Come mai ci è rimasto così poco / che brutta fine fa un sogno quando rimane solo / solo come noi». Sembra impossibile non ricordare Rino Gaetano. Moleskine, con la chitarra acustica in primo piano, mostra il suo dissenso verso quel darsi un tono e quindi di non vantarsi delle "frasi scritte sulla moleskine di ritorno dall'ennesima vacanza a Parigi".
Si evoca il paradiso perduto con Mi sono perso a Zanzibar in bel duo con Brunori Sas, mentre si chiude con l'elettropop di Mister Robinson. Sarà questa la direzione di un cantautorato meno depresso e più maturo? «Lo scopriremo solo vivendo».
01. Il colpo
02. Medusa
03. Forma mentis
04. Ho poca fantasia
05. Kinder cereali all’amianto
06. Penelope, spara!
07. Levati
08. Divento ingegnere
09. Moleskine
10. Mi sono perso a Zanzibar
11. Mr Robinson
Nicolò Carnesi: testi, musiche, voce, chitarre, pianoforte, synth Francesco Pintaudi: chitarra elettrica Agostino Financo Burgio: batteria Sergio Serradifalco: basso Dario Brunori: voce in 10 Gioele Valenti: synth e chitarra in 01 Giusto Correnti: batteria in 04 e 01 Serena Ganci: cori in 04 e 01 Sofia Carnesi: cori in 04 Toti Poeta: synth e tastiere in 01