Enrico Nascimbeni
H. Come l’idrogeno. Il primo elemento della tavola periodica, quello più leggero e abbondante di tutto l’universo. Ha scelto un solo segno Enrico Nascimbeni per racchiudere tutti i molteplici significati del suo nuovo progetto discografico.
H arriva dopo Uomini sbagliati del 2008 e Il serpente tonto del 2010, proseguendo lungo lo stesso solco di musica e storie, quelle quotidiane, minimaliste, romantiche, irrequiete. L’amicizia di lunga data del cantautore veronese con Roberto Vecchioni influenza forse chi ascolta nel sentire dentro le parole di Nascimbeni una leggera influenza del Professore, per fortuna non come presenza ingombrante ma come semplice eco, tanto d’immagini fantasiose (Se fossi una virgola) quanto di quelle profondamente ancorate alla vita (Occhi). Quest’ultimo brano in particolare sembra racchiudere il meglio della musica italiana d’autore, accostando la poesia alla Gino Paoli, alla forza delle canzoni di Bertoli, con un po’ dell’ironia di Gaber e la potenza interpretativa proprio di Vecchioni.
Ad altri due grandi della nostra musica, Buscaglione e Jannacci, sono diretti i due omaggi che Nascimbeni propone in questo nuovo album: Una sigaretta e Sei minuti all’alba confermano l’unicità di questo cantautore che anche nella scelta dei pezzi cui dare una nuova veste, dirigendosi verso quella musica italiana meno conosciuta al grande pubblico e rendendo, anche per questo, l’omaggio più prezioso.
In questo disco Nascimbeni mette tutta la sua arte nell’appoggiare le parole l’una sull’altra, per dar vita alla “leggerezza” di amori quasi impalpabili (Carla), o a un mondo a metà tra l’onirico e il reale (Angel’s avenue), a brani forse più immediati e diretti (Torniamo a casa) ma non per questo meno eleganti.
«Farsi capire da tutti non vuol dire essere banali ma aver raggiunto il mio scopo». Con questa frase si chiude la breve presentazione del cantautore sul suo sito web. Ecco, credo che Nascimbeni ci sia riuscito anche questa volta, con questo nuovo lavoro. Farsi capire senza essere mai banale. E non è da tutti.
01. Occhi
02. Nel blues dipinto di blues
03. Angel’s Avenue
04. L’uomo che guarda passare i treni
05. Per sempre
06. Torniamo a casa
07. Una sigaretta
08. Miss ricordo
09. Carla
10. Sei minuti all’alba
11. Se tu fossi una virgola