Edipo
Edipo, pseudonimo dietro il quale si cela un anonimo musicista bresciano, giunto alla soglia dei trent'anni ha ben pensato di pubblicare un album di modernariato musicale come “Hanno ragione i topi”. Dieci brani di difficile catalogazione, tra cantautorato ed elettropop, arguto, talvolta raffinato e senza ombra di dubbio intelligente. Il suono è perennemente il bilico tra il chitarristico acustico e l’elettronica, ideato, sviluppato e realizzato da Epido stesso in una dimensione assolutamente artigianale nel suo piccolo studio sul Lago di Garda.
Un artista che non ama vestire abiti di altri, ma che sapientemente è riuscito a comporre un patchwork indubbiamente accattivante, grazie anche al suo background musicale, maturato attraverso l’esperienza Edwood (Ghost Records) e l’avventura – poi sospesa – con Gretel e Hansel (MadCap Collective). Canzoni che colpiscono in egual misura per il suono, che può rimandare, per chi se li ricorda, ai fantastici Soerba, e per i testi, arguti, provocatori e intelligenti, con un uso marcato del doppio senso, sulla scia – ci dicono - di nomi come Bugo e Tricarico.
I brani più incisivi li troviamo all’inizio: “Solo con tanti”, che cita il film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini, autore da cui Edipo si è fatto ispirare anche per la scelta del nome stesso. “È banale stare male”, il primo singolo supportato da un geniale videoclip firmato da Mozukin (Moltheni, Riccardo Maffoni, Edwood, Don Turbolento, N.A.N.O), inno generazionale di chi, passati da un pezzo i vent’anni, non vuole piangersi addosso, ma auspica ad una ricerca stilistica fatta di suoni e linguaggi nuovi; “Per fare un tavolo”, ispirato chiaramente a Sergio Endrigo, anche se si muove attraverso dinamiche totalmente diverse. Alla lunga, ma non troppo, visti i 30 minuti e poco più del cd, le canzoni evaporano in un deodorante sonoro comunque piacevole, anche se affievolito in quanto a sostanza.
01. Solo con tanti
02. E’ banale stare male
03. Per fare un tavolo
04. Petrarca
05. L’orgoglio elettorale
06. Un nuovo concetto di thé
07. Appartamenti
08. Sono qui ma torno subito
09. Hai hai hai hai
10. Sospendimi
Ospiti: Alessandro Razzi: chitarra elettrica Daniel Pasotti: faboulous batteria Giovanni Boscaini: basso