Alessandro Diaferio
Sono passati ormai quarant’anni dalla scomparsa di Jimi Hendrix, ma la lezione del musicista di Seattle continua ad allargare le coscienze dei musicisti odierni. Alessandro Diaferio ha voluto, con la collaborazione di alcuni musicisti come lui appassionati di Hendrix, costruire un album in chiave jazz acustica in cui alcuni dei brani più famosi di Hendrix potessero essere riletti con modalità differenti da quelle che ne hanno visto la nascita e lo sviluppo.
Brani come Foxy Lady, Purple Haze, All along the watchtower si propongono all’ascolto con grande misura e levità facendo dimenticare, assolutamente, i brani originali e rivestendoli con un climax misurato e sofisticato.
Un lavoro pieno di originalità, che viaggia non sui temi e tempi del blues cosmico, come furono pensati e costruiti dall’autore bensì dipingono e spediscono cartoline da un altro pianeta con la consapevolezza che quella grandezza non è ripetibile ma che, almeno, può essere riletta con stilemi differenti da quelli già noti.
È un lavoro intenso ed interessante questo “Hendrix‘s tales“ che ha il coraggio di addentrarsi in un campo realmente minato con, da parte degli inevitabili puristi, accuse di lesa maestà ma, nel complesso, il lavoro regge bene l‘ascolto dimostrandosi una chiave di lettura davvero originale.
01. Foxy Lady
02. Third Stone From the Sun
03. Who Knows
04. Them Changes
05. Hey Bow
06. Manic Depression
07. All Along The Watchtower
08. Purple Haze
09. Voodoo Chile
10. Are You Experienced
11. A slide for Jimi
Alessandro Diaferio: chitarre acustiche ed elettriche, chitarra 12 corde, basso Pancho Ragonese: pianoforte, piano Rhodes, Pulitzer, clavinet, Shynt Ale “Pancho” Rossi: batteria, percussioni, gong, voce Sergio Cocchi: organo Hammond, voce Ospiti: Folco Orselli: voce Giovanni Giorgi: batteria, programmazioni, suoni elettronici Andrea Lombardini: basso