Foscari
Ci guardiamo ma non ci osserviamo: c'è differenza? Eccome! Guardare rimane un atto superficiale, fugace, tutt'altro che riflessivo, mentre osservare è volontà di ca(r)pire in profondità i significati più reconditi, in modo di riallinearsi col mondo e sentirsi fieri di farne parte. Su questo assunto verte il leit-motiv di I giorni del rinoceronte, onorevole debutto di (Marco) Foscari, optando per la briosa Particelle per svelare il progetto: accattivante pop-rock che ti si salda sùbito in testa. Stabile non è invece è una splendida ballad energica, tipicamente cantautorale con tocchi d'elettricità. Si dimostra, altresì, Trasparente nel momento di lasciare angolature più ampie alla ponderazione, con misurata dinamicità. Giorno è un episodio che varca territori di Calcutta e ci culla con morbidezza senza tralasciare l'invito reattivo a scorgere il giorno anche quando cala il buio in noi. A ridestare tutto ci pensa Incline al canto, forte di un impasto grintoso e determinato, suonato con grande equilibrio.
Il terreno testuale del cantautore campano sfodera eloquenti tematiche, mirate a stimolare scossoni d'anima per togliere quella cataratta per tornare ad osservare con occhi più limpidi e ialini. Occhio alla bella tematica di Stendhal, profonda e garbatamente abrasiva, in cui accentua tutta l'inutilità umana, tristemente inconsapevole di "pagare" azioni ed impegni vacui ed inconcludenti, dove tutto ci costa molto e porta a nulla di concreto. Avvincenti e passionali, Eliot e Te lo confesso ostentano indubbia passionalità in cui si avverte come il racconto di Marco sia sempre schietto e diretto e l'intima narrazione evidenzia oltremodo un pregevole spaccato autorale. Sommando l'apprezzabile caratura delle liriche all'ottima formula esecutiva, I giorni del rinoceronte risulta un album molto centrato e coerente, allargando gli orizzonti del pop-cantautorale con gusto e coerenza progettuale.. Onore quindi a Foscari: per un debutto, davvero tanta roba.
01. Particelle
02. Stabile non è
03. Trasparente
04. Giorno
05. Incline al canto
06. Stendhal
07. Eliot
08. La tempesta
09. Te lo confesso
Marco Foscari: chitarre acustiche e voci - Davide Sparpaglia: chitarre elettriche - Nicholas Rutigliano : basso elettrico - Luca Zannini: batterie - Antonio Rossi: sintetizzatori e ambiente