Gianluca Petrella – Paolino dalla Porta – Fabrizio Sferra
Quella che ci giunge immediata da questo lavoro è un’impressione di estrema solidità. Nell’inventiva. Sembra in qualche misura di riandare a certi lavori in trio a cavallo fra anni Ottanta e Novanta del francese Yves Robert, trombonista come Petrella, nonché a un Ray Anderson (meno avventuroso, forse), a cui certo il barese ha guardato, nel suo periodo formativo. Il terreno su cui i tre musicisi confrontano è quello della libera improvvisazione, dichiarata. Il tutto risulta assai promettente, fin dall’iniziale Hand Baggage, piuttosto pacato, riflessivo, così come Scissione, che segue a ruota, partendo molto atmosferico per soli basso e batteria, col successivo ingresso del trombone sordinato.
Subito più corporeo si annuncia Indisctructible, così come Ayleriana, ovviamente dedicato al grande tenorsassofonista free Albert Ayler, morto appena trentaquattrenne nell’ormai lontano 1970 in circostanze tuttora misteriose. Un episodio a sé è poi rappresentato dalla title-track, svolta per oltre nove minuti su un pedale di marimba tenuto da Fabrizio Sferra (per il resto sempre alla batteria), a generare un andamento vagamente incantatorio.
I restanti brani procedono sostanzialmente sulla falsariga, sempre su livelli di interscambio ragguardevoli, forse solo faticando un minimo a offrire spunti nuovi, cosa del resto quasi fisiologica in contesti senza rete come questo. Felicemente articolato è tuttavia almeno il penultimo episodio, Rubato, prima che il disco si chiuda nel segno di quella pacatezza da cui aveva preso le mosse.
01. Hand Baggage
02. Scissione
03. Indistructible
04. Ayleriana
05. Il bagno turco
06. The Spirit Of The Blues
07. Telephone
08. Quai des Orfèvres
09. Rubato
10. Heart Attack
Gianluca Petrella: trombone Paolino Dalla Porta: contrabbasso Fabrizio Sferra: batteria, marimba (05)