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Luca Maciacchini

Il boomerang di Dante

Terzo lavoro per l’eclettico lombardo Luca Maciacchini che da un decennio oramai spazia dal teatro alla musica “teatrale”.

I suoi lavori, spesso in dialetto assumono sempre i contorni di qualcosa che deve presentarsi su un palcoscenico.

La sua terza fatica “Il boomerang si Dante” respira degli anni trascorsi a studiare e a sperimentare risentendo delle sue esperienze cabarettistiche al limite tra il teatro canzone di Gaber e i palcoscenici alla Zelig.

Le parole che scorrono in questo disco forzano la mano sulla situazione politica italiana, sulle metafore della società contemporanea, come la situazione nel mondo del lavoro dei famosi co.co.co, spennellati in un quadro ironicamente amaro dal titolo “I gajin del lavurà”.

Attore, cantautore, musicista, esponente del Teatro Canzone, Luca Maciacchini proviene dalla scuola d'arte drammatica "Paolo Grassi" di Milano e dal conservatorio musicale "Guido Cantelli" di Novara, ma la sua scuola più importante è stata ascoltare tantissima canzone d'autore e assistere a parecchi spettacoli teatrali, così da delineare un proprio binario principale del "Teatro-canzone".

 

Il disco si presenta come una passeggiata tra i gironi della “commedia” umana dei giorni nostri, commentando sempre e affondando la propria lama critica senza esclusione di colpi.

Tra i quadri dipinti l’artista scopre costantemente pigrizia e personaggi poco “tondi” e spesso stereotipati.

 

Tra una canzone e l’altra ci ritroviamo ad assistere ora ad una vera e propria recitazione, dopo a vere proprie ballate e qua e là a molte riflessioni lasciate ad un pezzo suddiviso in quattro parti dal titolo “Bestiario”, nel quale l’artista varesino saetta con una personalissima ironia sulle poche virtù delle genti italiane, soprattutto quelle di potere.

 

I generi che si percepiscono spaziano dal folk al country (“Boomerang”) fino al blues di “Belacqua blues”, passando per il reggae di “Ci ha già pensato lui”.

Un teatro canzone che a Milano ha avuto illustri predecessori che sono riusciti a trasformare un’arte povera da osteria portandola sui grandi palcoscenici del cabaret musicale con le sue storie sempre “contemporanee”: l’uomo qualunque, personaggi goffi oppure disperatamente tragicomici.

 

Alternate alle canzoni vi sono alcune letture tratte proprio dalla Divina Commedia del sommo maestro Dante che al suo tempo poteva tranquillamente essere un illustre rappresentante del “teatro canzone” e del cabaret sulla società del suo tempo, e da qui si spiega il titolo dato all’album.

 

L’ironia e il dialetto multi-lombardo sono una delle costanti del disco ma senza mai abbandonare la cura della poetica.

Mi piace ricordare un brano che mi sta molto a cuore e cioè “Il ristorante del non adesso”, che ha come incipit il canto XXIV del purgatorio: tra i vari vizi e peccati non potevano mancare quelli di gola. 

Un disco che sembra davvero essere un omaggio ai suoi grandi maestri del genere, che oltre a Gaber sono sicuramente Jannacci e i molti chansonnier francesi, o lo stesso De Andrè: da ricordare che sia ai cantautori d’Oltralpe che al maestro genovese, Luca Maciacchini ha dedicato due suoi precedenti lavori (“Semaforo rosso” e “Fabrizio anima salva”).

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Luca Maciacchini
  • Anno: 2010
  • Durata: 59:19
  • Etichetta: Devega

Elenco delle tracce

01. Boomerang

02. Dante 

03. Bestiario (I)

04. Ci ha gia’pensato lui

05. I gajin del lavurà(co.co.co.)

06. Belacqua blues

07. Bestiario (II)

08. Ma cosa applaudite

09. Il ristorante del non adesso

10. Bestiario (III)

11. Estetica della rinuncia (Afo)

12. Turista Ulisse

13. Bestiario (IV)

14. Lo sparito

Brani migliori

  1. Belacqua blues
  2. Il ristorante del non adesso
  3. Ci ha già pensato lui

Musicisti

Luca Maciacchini: voce, chitarre, tastiere Luca Fraula: pianoforte, tastiere, drum programming, chitarra elettrica Nadia Del Greco: violino Davide Rizzo: fisarmonica Marco Negrelli: basso Marco Brambilla: contrabbasso Giordano Rizzato: batteria Angelo Colletti: pianoforte Stefano Lucato:  tastiere, drum programming Maria Antonazzo: voce Sandra Zoccolan: voce