Amedeo Giuliani
Dal 2004 porta in giro con la sua band un tributo a Fabrizio De Andrè che, insieme a Francesco De Gregori, Leonard Cohen e Bob Dylan, sono per lui “fonte d’ispirazione”. Il lui in questione è Amedeo Giuliani, cantautore abruzzese classe 1975, e questo Il fantasma del buio è il suo primo album.
Certo, forse questo suo disco non lascerà segni particolarmente profondi nella storia della musica italiana, nessuna grande innovazione ed una voce sicuramente non distintiva, ma qualcosa di buono c’è. Musicalmente sembra essere migliore di uno qualunque degli album sfornati dai tanti “Amici” degli ultimi anni, vario e con alcune ballate ben suonate.
A livello musicale attirano l’attenzione soprattutto i brani Sinuosamente e Il seme della libertà, per un bel sapore “popolar-tradizionale”, e L’ultima corsa per una bella atmosfera blues. Particolare anche il brano che dà il titolo all’album, Il fantasma del buio, a metà tra un tango e lo stile di Giuliano Palma, con in più un vago ricordo della chitarra di De Gregori di Sotto le stelle del Messico a trapanar.
Se musicalmente qualcosa di buono si è riusciti a trovarlo, la stessa cosa non può essere purtroppo detta per quel che riguarda i testi di questo lavoro. Un’eccezione può essere fatta per i tre brani citati all’inizio (Sinuosamente, Il seme della libertà e Il fantasma del buio) ma negli altri è difficile trovare spunti particolari di lirismo o di originalità. Se anche la terza traccia Certi giorni avrebbe potuto in qualche modo smentire questa convinzione, ricorda però davvero troppo la meravigliosa C’è tempo di Fossati: probabilmente solo se quest’ultima non fosse mai stata scritta nel 2003, avremmo potuto definire il brano di Giuliani una buona canzone.
Resoconto finale: musicalmente interessante ma testi poco incisivi. Manca a questo lavoro tutta quella profondità di parole e significati che ne avrebbero potuto fare un album da voler ascoltare una seconda volta.
01. Notte di fine estate
02. Piove
03. Certi giorni
04. Sulla strada verso il cielo
05. Il tempo
06. Sinuosamente
07. Smettere di sognare
08. Cerco in te
09. Il seme della libertà
10. Il fantasma del buio
11. Sei
12. L’ultima corsa
Adriano Guarino: chitarre, violino, flauto dolce, testiere, programmazioni, archi, fiati, sinth, cori Tommaso Cavallo: chitarre acustiche e cori Pasquale De Angelis: basso Antonio Mambelli: batteria e percussioni Amedeo Giuliani: voce e cori