Il Genio
Piccolo excursus
geografico-musicale: lo Shibuya-kei è un sottogenere del japan-pop nato nel quartiere
di Shibuya a Tokio negli anni ’90, una mistura di pop elettronico, lounge,
bossa e talora jazz dalle atmosfere retrò e spesso non meno sensuali e surreali
che ha generato gruppi come i Pizzicato Five, i Cibo Matto o cantanti come
Kahimi Karie, la cui Una giapponese a
Roma – brano che tanti appassionati di cultura trash conosceranno
sicuramente – chiude questo primo disco de Il
Genio, al secolo Alessandra Contini e Gianluca De Rubertis degli
Studiodavoli.
I due intersecano diversi
immaginari in undici canzoni vintage-pop (oltre la cover succitata) piuttosto
gustose: non solo l’entertainment erotico del Sol Levante, ma anche la
sensualità ultramaliziosa della coppia Birkin-Gainsbourg e certo cinema di
genere che ciclicamente torna di moda. Contini canta con voce flebile da Lolita,
De Rubertis lavora di tastiere e melodie a presa rapida; insieme infilano
almeno quattro canzoni che comincerete a canticchiare al primo ascolto,
partendo dallo scherzo anti-allunaggio di Non
è possibile e passando per una Pop
Porno che anche solo per il testo («tu sei cattivo con me / perché mi
guardi come se io fossi un’attrice un po’ porno») sarebbe un tormentone estivo
di cui andare fieri.
Le altre due (A questo punto, con il suo ritornello
appiccicoso, e Gli eroi del kung-fu,
omaggio alla mitologia delle arti marziali su pellicola) chiudono il cerchio di
un disco elegante e ironico, che sulla lunga distanza potrebbe risultare un po’
ripetitivo ma che piacerà sicuramente a chi si innamorò dei Baustelle sensuali
e passatisti de “La moda del lento” e a chi pensa che Kazu Makino dei Blonde
Redhead, in quanto a “sospiri”, potrebbe fare decisamente di più.
01. Le bugie di François
02. Non è possibile
03. Pop porno
04. Applique
05. Tutto è come sei tu
06. A questo punto
07. Gli eroi del Kung Fu
08. L'orrore
09. Fortuna è sera
10. Povera stella
11. La pathétique
12. Una giapponese a Roma
Gianluca De Rubertis:
tastiere voce, chitarra
Alessandra Contini:
basso, voce
Osvaldo Piliego:
batteria
Francesco
Sanfrancesco: batteria su #1
Riccardo Schirinzi:
electronics
Marco Fasolo:
chitarra su #8
Andrea Garbo:
chitarra su #7
Matteo Marzaro:
violino
Enrico Filippo
Maligno: violino
Michele Sgotti:
viola
Giovanni Costantini:
cello