Cisco
«Servono gambe salde in questi tempi, gambe forti per tempi incerti»: con questo autoritratto inizia Il mulo, seconda prova solista di Cisco, al secolo Stefano Bellotti, ex cantante dei Modena City Ramblers. In dodici canzoni, Cisco racconta se stesso e il suo piccolo grande mondo con piglio franco e inguaribilmente verace. E non è un caso se gli arrangiamenti si affidano costantemente a batterie, contrabbassi, clarini e tzouras: strumenti vivi, quasi ruspanti, anche se sovrastati dal vocione caldo e avvolgente del cantante.
Quest’atmosfera vibrante di celebrazione del ciclo vitale in tutte le sue declinazioni sta tutta nei versi di Haka: «Muoio, io muoio, io vivo, vivo, vivo, con tutto il corpo pronto alla lotta». E ne “Il mulo”, di vita ce n’è tanta: c’è l’emozione di quella nuova che nasce (Olmo), c’è quella cambiata dall’amore (I vestiti del cielo). E anche quando si parla di morte, Cisco non dimentica quella sferzata di commovente positività che è parte integrante della sua musica: lo sentiamo ne “l’aldiquà” di Sotto le nuvole, nella malinconica dirompenza di Funerale per sigaro e banda (dedicata a Luca “Gabibbo” Giacometti, membro dei MCR deceduto in un incidente automobilistico) e nell’epilogo Anime di passaggio (dedicata al pittore Mario Ferrario).
Eppure, una produzione tanto pregevole viene sminuita dalla qualità dei testi, che certo non brillano per capacità poetica e spesso piegano verso lagnanze un po’ demagogiche (Il paese delle mummie), e, musicalmente, da una fossilizzazione di genere: forse l’impronta folk è ormai troppo ingombrante per l’artista emiliano, che, nonostante i tentativi di ibridazione in salsa balcanica o maori e le sonorità accattivanti e dirette, non riesce a evitare che il disco risulti via via sempre meno coinvolgente.
01. Il mulo
02. Multumesc
03. Sotto le nuvole
04. Il paese delle mummie
05. Io so chi sono
06. Onda granda
07. Funerale per sigaro e banda
08. Fantasmi
09. I vestiti del cielo
10. Haka
11. Olmo
12. Anime di passaggio
Cisco: voce
Marco
Bachi: contrabbasso
Vieri
Bugli: violino
Marzio
Del Testa: batteria, percussioni, batteria percussiva
Simone
Copellini: tromba, filicorno
Andrea
Faccioli: chitarra acustica, steel guitar, banjo
Massimo
Giuntini: uillean pipe, bouzuoki
Nico
Gori:
clarino basso
Francesco
Magnelli: piano, magnellophoni
Andrea
Salvadori: tzouras, chitarra acustica, chitarra elettrica, chitarra
percussiva
Alessandro
Finaz: chitarra classica
The Gypsy Romanian Choir: cori
Pierdiego
& HDC: cori
Patrick
Wright: violino indiano e viola
Trichèt rugby club band: choir