Cesare Picco
Essenziale, minimalista, scarno… sì,
anche, ma non solo: il nuovo lavoro di Cesare Picco è un album di, con,
per pianoforte, e null’altro. I suoni trattati di Taketo Gohara non
alterano sostanzialmente l’andamento delle nove tracce, in cui lo strumento
viene via via accarezzato, aggredito, blandito, ed esprime le sue molteplici
voci; l’atmosfera che si respira è quella dello studio di registrazione, con
tutti i suoi naturali rumori, la presa live dei pezzi e l’assenza di qualunque
sorta di overdub fa si che il suono sia naturale, spontaneo, per nulla
artificiale o tecnologico.
Certo è un album meditativo, che
va ascoltato e non solo sentito, un album per chi non ha fretta di passare alla
traccia successiva, un lavoro che non mira ad incuriosire l’ascoltatore
riguardo a ciò che seguirà il brano in corso, ma richiede invece una grande
concentrazione sui singoli passaggi, che vanno assorbiti con estrema calma ed
attenzione.
Il fatto poi che i titoli dei
brani facciano riferimento all’amore non deve stupire: la frase di Shakespeare
riportata nel booklet (“If music be the food of love, play on”) chiarisce le intenzioni dell’autore e
l’ispirazione che lo ha spinto alla realizzazione del disco; romanticismo sì,
ma a piccole dosi, che vanno quasi scovate tra i tasti, suonati con parsimonia,
senza sovrabbondanza di note, ad evitare un pianismo “ad effetto”, ridondante, che
rischia di essere “troppo” rispetto all’idea originale.
Il tempo di un giorno è
simile ad un liquore che va sorseggiato con una naturale pacatezza, per
assaporarne i dettagli armonici che ne fanno un lavoro dal gusto armonico
unico, particolare, quasi esclusivo.
01. Nessuno come te
02. I passi di Ulisse
03. Hikari
04. Il tempo di un giorno
05. Love SOS
06. A new sunday
07.La belle de nuit
08. Horizon suite
09. Hanabi
Cesare Picco: piano
Taketo Gohara: sound design