Matteo Giudici Trio
Difficile ascoltare in questi tempi quantitativi più che qualitativi, frettolosi più che riflessivi, un disco come questo. Prima opera da solista del chitarrista Matteo Giudici, Improving riesce a risvegliare, anche al primo ascolto, qualcosa che in questi ultimi anni sembra essersi atrofizzato: la sorpresa dell’emozione. Eleganza, nobiltà di scrittura e di esecuzione, gusto; qualcosa che solleva dalla pesantezza della nostra natura corporea. Ci ritrovi le zone di ombra e luce a cui spesso non dai nome e questo conforta. Recupera un tempo dilatato che non è più il nostro. Nessun ammiccamento al virtuosismo. Cura maniacale per ogni dettaglio.
Si apre una porta e per più di un’ora, viaggiando sui binari del cielo, ti dimentichi del qui e dell’ora. Al fianco di Matteo Giudici due musicisti esemplari che hanno arricchito questo progetto di grazia e attenzione: Roberto Olzer e Nicola Stranieri. Il libretto riporta con generosità genesi e significato profondo di ogni brano. Una formazione con la quale ho anche la fortuna di suonare da anni e riesce ad entrare in ogni progetto con il rispetto più totale della musica.
01. Le nozze mistiche
02. Novembre
03. S’ode ancora il mare
04. Improving
05. Firebird – Lullaby
06. Zvjat - A colours suite (The light’s trip)
07. Zvjat - A colours suite (Evening Fall)
08. Zvjat - A colours suite (Colors invasion)
09. Zvjat – A colours suite (Rainbow)
Matteo Giudici: chitarre ed elettronica – Roberto Olzer: pianoforte e tastiere – Nicola Stranieri: batteria