Kobayashi
In Absentia è la sonorizzazione di un’opera di Antonello Pelliccia, eseguita live lo scorso giugno alla Biennale di Venezia. Però potremmo affermare che le quattro suite in odore di post-rock di questo disco possiedano un autonomo potere di evocazione in absentia del loro referente. Ma non lo faremo.
Le tempeste soniche del trio carrarese, all’insegna di distorsioni generose e corrosive, introdotte da una suspence di sintetizzatori vintage e percussioni, di gocce di glockenspiel e fremiti di marimbe, ed attraversate da raffiche di violoncello, segno di eleganza e magneti di tensione, sprigionano un’energia primaria e non mediata. Esse infatti non rimandano ad immagini precise; piuttosto, è come se con le sue sperimentazioni sonore la band cercasse di risalire al puro suono e colore. Così le pulsazioni telluriche del basso nel groove semplicemente ipnotico di Vendramin? o in Détournment, che racchiude il breve brivido del sax di Alberto Benicchi, oppure le lievi spruzzate di microKORG, che accendono nervi scoperti, sembrano disegnarsi in movimento direttamente sullo spettro delle onde sonore; da lì proiettano chiarori e contrasti, ad evocare indistinte sinergie di inquietudini ed emozioni elettriche. Tra accelerazioni e rallentamenti addomesticati con maestria da basso e batteria, i Kobayashi, che ammiccano nel nome al regista dell’Ultimo samurai e Harakiri, cullano e scuotono come lampi di bianco e nero attraverso occhi chiusi, ma svegli.
Non c’è compiacimento puramente virtuosistico o languido prolungamento del superfluo, ma ogni ringhio o scintillio di chitarra (ad esempio nella traccia di chiusura, la notevole Lei non sa chi sono io) ed ogni indugio struggente nella ripetizione di un riff sono lancinante bagliore e necessario scoppio di tenebre.
Esplorazione verticale di cieli e abissi. Che si immerge anche nella poesia, grazie ai versi dolenti di Laura Pugno filtrati dal vocoder nel finale di Vendramin?
01.Air Motel
02.Détournment
03.Vendramin?
04.Lei non sa chi sono io
Flavio Andreani: batteria, percussioni, theremin, glockenspiel, marimba Nicola Bogazzi: basso in 01 e 04, chitarra in 02 e 03, microKORG, Gakken SX-150 Andrea Marcori: basso in 02 e 03, chitarra in 01 e 04, vocoder Edoardo Magoni: audio, piano leslie Lara Vecoli: violoncello Alberto Benicchi: sassofono Laura Pugno: voce in 03 Yukiko Shibata: voce in 04