Blume
Diverso il disco dei Blume, fin dal titolo: in tedesco vuol dire fiore. Francesca Storai, Matteo Zanobini e Dario Brunori sono l’ensamble che suona dentro questo progetto. Tre ragazzi dalle influenze più varie: dal dream-pop all’elettronica d'autore, dall’indie-pop al shoegaze. Soprattutto, il glitch-pop norvegese resta come contr’altare per un’elettronica soffice che culla un’intensa armonia onirica fatta di tastiere, xilofoni e synth. Tutti in armonia pastello, caratteristica regina fin dalla copertina: un gioiello artistico in cui Francesca Storai accompagna i disegni ed i pastelli di Arianna Pagano per una realizzazione che da sola merita l’acquisto dell’album. Anche le sonorità ne rimangono permeate, a partire dalla voce di Francesca, delicata e sognante, sospesa fra il sogno e la speranza, che ricorda la prima Cristina Donà e l’ultima Meg. Il singolo d’esordio, Piove piano (accompagnato da un video stupendo), definisce e scandisce, sotto il suono ritmato della pioggia, le parole dei Blume: «Scendo per strada senza l’ombrello/ che mi toglie l’aria». Un’ansia quasi cronica che spinge la tensione musicale ad abbandonare la soffocata restrizione del synth, per spalancarsi ad un’atmosfera più luminosa, come un fiore aperto nella pioggia. Sensazioni uniformi per il resto della tracklist, nella quale spiccano la riflessiva e_24 ma soprattutto Prenditi cura di me. Un cuore rosso disegnato su una porta beige, sbiadisce nel ricordo di una paura da affrontare: l’immagine che nel book accompagna il testo, esplicita il senso di una poesia sofferta: «Consolami tutte le volte che sento di annegare/ Continua a chiamare il mio nome/ Anche solo per giocare/ Prenditi cura di me». Un disco da ascoltare, più volte, per sentire i petali, la delicatezza, il colore, l’erba bagnata, la rugiada: quel che in tedesco vuol dire fiore: Blume.
01. Piove Piano
02. E_24
03. S
04. Il diversivo
05. Non va bene
06. Prenditi cura di me
07. Mura di gomma
08. Umiliata dal sonno
09. Telefunken
10. Ninna nanna alla regina
Francesca Storai: voce
Matteo Zanobini: synth
Dario
Brunori: synth