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Mike 3rd

In the woods

Molti anni fa (era il 1977) uscì un album dei Jethro Tull che aveva come titolo Song from the wood, primo capitolo di una trilogia folk che fu poi completata con Heavy Horses e Stormwatch.
Difficile sapere, almeno per ora, se nella mente di Mike 3rd (al secolo Andrea Michelon Prosdocimi) ci sia stata la medesima fascinazione per la natura, o per gli argomenti ecologisti, che attrasse il “pifferaio” Ian Anderson. Quello che è certo è il fatto che questo ritorno al legno, ai materiali ed ai suoni naturali, agli strumenti non elettrici (o per lo meno non più “trattati” elettronicamente in maniera rilevante) e ad una produzione rigorosamente analogica, risulta essere un passo davvero importante nella sua vorticosa carriera di produttore e di musicista (Hypnoise, Ex-Kgb, Tunatones), da sempre innovatore e con lo sguardo continuamente teso a quelli che potranno essere i suoni di “domani”.

Detto fatto: radunata appositamente una band di amici e colleghi, insieme al sodale Alberto Stocco già suo compagno “ritmico” negli Ex-Kgb e chiesto aiuto ad un quartetto d’archi, il musicista e produttore padovano si è messo al lavoro di buona lena ed il risultato di questa attività, condotta più sul piano emozionale che su quello squisitamente tecnico-musicale, si è concretizzato nelle undici tracce di In the woods, il suo quarto album realizzato come solista.
Sin dalle primissime tracce ci si rende conto del radicale mutamento, soprattutto nell’approccio musicale, che questo album rappresenta: non più i consueti ritmi serrati e le chitarre libere di scaricare riff su riff, ma atmosfere rarefatte, suoni morbidi, scansioni ritmiche più articolate e dalle dinamiche ricche di pieni e vuoti. Se volessimo fare un paragone, si potrebbe definire quest’album un lavoro di prog acustico, con peraltro alcune precisazioni: i brani sono tutti relativamente brevi, pur riuscendo nella loro brevità a sviluppare percorsi sonori ricchi e densi di stimoli; non ci sono fughe strumentali particolarmente rilevanti, malgrado la presenza di musicisti di altissimo livello, ma anzi è stata posta una estrema cura, sia negli arrangiamenti che nelle registrazioni all’equilibrio strumentale e sonoro.

Con In the woods Mike 3rd ha realizzato un piccolo gioiello in cui, malgrado la sostanziale “tranquillità” delle esecuzioni, l’attenzione e la tensione non calano mai, proprio perché i dettagli e le finezze strumentali rendono i singoli brani davvero stimolanti all’ascolto: un lavoro d’atmosfera, ricco sì, ma sempre misurato, mai sovrabbondante, realmente capace di catturare l’ascoltatore, anche il più distratto, proprio perché brano dopo brano i motivi di interesse si susseguono senza soste.

 

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Mike 3rd, Ronan Chris Murphy, Max Bacchin, Alberto Stocco, Filippo Galvanelli
  • Anno: 2014
  • Durata: 38:27
  • Etichetta: Ma.ra.cash Records/Prosdocimi Records

Elenco delle tracce

01. Shining light
02. Back to life
03. 15 days
04. Time
05. Queen of the night
06. Just because
07. In the circle
08. It’s all so quiet
09. Joy
10. Two wings
11. Blood and I

Brani migliori

  1. Shining lights
  2. 15 days
  3. In the circle

Musicisti

Mike 3rd: guitars, lead vocals, berimbau, cristal glasses, piano  -  Pat Mastelotto: drums  -  Benny Greb: drums  -  Alberto Stocco: drums  -  Scott Steen: trumpet  -  Roberta Canzian: soprano vocals  -  Alessandro Arcuri: acoustic bass, upright bass  -  Kicco Montefiori: sax  -  Giulio Campagnolo: piano  -  Sofia Borgo: backing vocals  -  Francesco De Santi: violin  -  Matteo Graziani: violin  -  Andrea Scaramella: viola  -  Maurizio Galvanelli: cello  -  Michele Gervasuti: tenor B. vocals