Giuseppe Finocchiaro
Disco decisamente d’atmosfera questo Incipit, realizzato dal pianista Giuseppe Finocchiaro, e non è un caso la scelta di eseguire le dieci tracce dell’album in una formazione, il trio, essenziale ed asciutta, in cui la batteria esegue linee molto percussive , non sempre lineari, quasi ad offrire un differente tipo di “terreno” in base alle intenzioni dei brani; ed il basso si adegua disegnando interessanti figure armoniche, ma soprattutto accentuando in molti passaggi, ad esempio la rilettura di Blue in Green di Miles Davis, sia la fase melodica che quella ritmica.
Potendo contare su di una base così dinamica, giocoforza il pianoforte può liberare energie in modo libero e creativo; certo, l’atmosfera trasognata, rarefatta a volte, spesso anche malinconica, caratterizzano tutto l’album, in cui i singoli brani sono una sorta di istantanea, di immagine, scolpita in un attimo e che subito si disperde, quasi fosse un ricordo.
Brani come Attraverso, Ricordi d’Infanzia, Volo, accompagnano l’ascoltatore in un percorso molto intimo, sono brani da assaporare in totale tranquillità, così come Crepuscolo; in tutti è presente questa sorta di sospensione temporale, quasi uno “staccare la spina” per dedicarsi a sé per qualche momento, astraendosi dalla realtà.
Un album di squisita eleganza, anche formale, dunque, ma assolutamente privo della freddezza che spesso caratterizza la forma stessa, anzi: i suoni sono caldi, gli arrangiamenti essenziali, si, ma ricercati e ben finalizzati ad esprimere sensazioni e coloriture, anche “violente”; Impromptu, ad esempio, spezza la melodia con un approccio decisamente aggressivo e quasi inaspettato.
Tra la musica d’atmosfera ed il jazz, parlando più linguaggi e senza vincoli di genere.
01. Attraverso
02. L’Inganno del Tempo
03. Blue in Green
04. Ricordi d’Infanzia
05. Volo
06. Crepuscolo
07. Impromptu
08. Sospeso
09. Bianco e Nero
10. Passeggiando sulle Nuvole
Giuseppe Finocchiaro: piano Nello Toscano: bass Antonio Moncada: drums