ChiaraBlue
Arriva Indifesi, finalmente. È questo l’esordio discografico di Chiara Mariantoni meglio nota come ChiaraBlue, cantautrice reatina formatasi artisticamente a Milano. Già da diversi anni sulla scena, nel 2019 arriva tra le finaliste del prestigioso premio per cantautrici Bianca d’Aponte. Il 2020 la vede, invece, finalista del Premio Bindi mentre l’etichetta Isola Tobia Label la sceglie per l’edizione annuale dell’Agricooltour, un tour di 15 date in tutta Italia, in ambienti agricoli e rurali (nella foto più in basso Chiara insieme a Matteo Iarlori, musicista con cui ha diviso l'esperienza).
La sensibilità artistica di Chiara fa sì che il suo cammino incroci Mariella Nava per una collaborazione e Ferruccio Spinetti e alla luce del suo ricco percorso fatto di studio e dedizione, era davvero arrivato il momento di raccontarsi con un disco. Dieci brani scritti senza retorica che non ricordano null’altro, se non quello che è il proprio universo musicale e biografico; ChiaraBlue non strizza l’occhio a nessuna moda discografica ma con il suo ensemble di musicisti provenienti dal jazz e dalla world music fa scivolare le parole su note che hanno un carattere e uno stile geograficamente riconoscibile. Ogni brano ha la sua peculiare atmosfera, si passa dal flamenco alla bossa fino ad un latin-jazz con una incredibile naturalezza e fluidità. La cantautrice e tutti i musicisti che hanno suonato in questo lavoro sanno stare, metaforicamente, in ogni abito che hanno scelto di indossare con una disinvoltura non così comune.
ChiaraBlue è sincera nel racconto che fa di sé e il titolo dell’album allude a questa volontà di mostrarsi nell’autenticità della vulnerabilità, libera da impalcature costruite ad arte per apparire ciò che non si è. Si sente la malinconia nella voce e nei testi di Chiara che scardinano e rendono anche un po' ridicoli quei personaggi disegnati da un falso sé, sempre vincente e performante. Non manca il lato più frizzante e spensierato che meglio si esprime sulle note di una rumba o di una ballata con echi messicani.
Questo disco scuote i sentimenti e alcune immagini restano impresse come una foto che ti colpisce a prima vista. Chiara ha trovato la chiave per raccontarsi e lo fa con gusto e con gli strumenti di chi ha costruito il suo mestiere negli anni. “Indifesi” è un gran bel lavoro e non sembra assolutamente un disco d’esordio, suona bene da tutti i punti di vista e la ciliegina sulla torta è il piccolo cameo di Fabrizio Bosso. ChiaraBlue è una racconta-storie raffinata, di cui sentiremo ancora molto parlare.
01. Alla fine non c’è
02. Indifesi
03. Cecilia
04. Dueagostomillenovecentottanta
05. Amore tossico
06. E intanto piove
07. Il male condiviso
08. Notte preferita
09. Solo un se
10. Dinosauri (new mix)
Matteo Iarlori (chitarra) - Luca Jurman (Pianoforte Rhodes e clarinetto) - Francesco Perrotta (contrabbasso) - Francesco Carcano (chitarra) - Andrea Aloisi (violino) - Daniele Moretto (tromba) - Marco Scipione (Sax) - Angelo Pusceddu (percussioni) - Livio Gianola (chitarra flamenca) - Fabrizio Bosso (tromba) - KhoraQuartet (archi)