Il violinista siciliano Vincenzo Di Silvestro, attivo in grandi orchestre classiche, così come nella musica leggera (al fianco di Cesare Malfatti, La Crus, Patrizia Laquidara, Damien Rice a Taormina, ecc.), con alle spalle tante esperienze all’estero (Damasco, Manhattan, Berlino, Rio de Janeiro, ecc.) e oggi anche docente di musica, ci ha regalato nel 2015 un’ottima prova nelle vesti di cantautore. Il disco è aperto dal singolo Domani è domenica, candidato alla Targa Tenco nella sezione Canzone singola dalla commissione 2015, un brano appassionato e struggente, sfumato dalle pennellate intense e malinconiche della chitarra di Cesare Malfatti (ex La Crus) e dal ritornello cantato da Patrizia Laquidara.

Il violino passa dal pizzicato ad assoli brillanti e sinuosi dal sapore world come nella title-track (con suggestivo testo di Luca Lezziero), fino a farsi sfondo ricco di atmosfera e pathos insieme a viola e violoncello, suonati dallo stesso musicista.

Dormi mostra una delicatezza accorata, mentre la cinematica Lascia stare squaderna inquietudini tra le strofe misurate e il ritornello avvolgente e doloroso; emozionanti i lievi arabeschi vocali di Ilona Danho, cantante e percussionista siriana, cresciuta a Damasco, che dal suo studio in Svezia ha impreziosito Vieni qui. Non mancano suoni più vivaci e pop (solo apparentemente più leggeri), lucidati sempre però da piccoli suoni incantati, come quelli di Caro Aldo. La tracklist comprende anche la cover di uno dei brani più morbidi ed estatici di Paolo Benvegnù, Nel silenzio.

Il disco chiude una grazia densa di realismo e malinconie, tra sonorità eleganti e tessuti sonori che si fanno la trascrizione equilibrata, ma al contempo anche passionale degli stati d’animo. C’è una netta sensibilità umana e un gusto sopraffino per la melodia, nonché per arrangiamenti che trascolorano con naturalezza dalla dolcezza più delicata a momenti più intensi e coinvolgenti.

Altri articoli di Ambrosia Jole Silvia Imbornone

LP (Lonely Planet)