Io non credo è il secondo disco dei Luminal, che dopo il fortunato Canzoni di tattica e disciplina (2008) confermano e rilanciano una scrittura non convenzionale, una direzione stilistica, molta grinta e un affascinante realismo cinico.

Per i 150 anni dell'unità d'Italia il quartetto romano - in formazione rinnovata - realizza un concept sul senso di unità e sulla frammentazione del nostro paese, sull'identità, sulle contraddizioni e sul senso della rivoluzione. Io non credo è un'affermazione dura e totale sulla società e sul tempo in cui ci è dato vivere, attraversato da decadenza e marciume, dove solo l'uomo con il suo immenso desiderio di somigliare a se stesso può ancora trovare un senso.

Nove brani impastati di rock, post punk, new wave e una vena cantautorale più decisa rispetto al progetto precedente. Esempi più riusciti sono i brani Il giorno sulla collina e Niente di speciale. Il primo malinconico e desertico; il secondo intimo, elettrico e disperato (“non è niente di speciale/non sono niente di speciale”) anche grazie all'intervento di Nicola Manzan ai violini.

Le voci di Alessandra Perna e Carlo Martinelli si alternano nei brani disincantati eppure pieni di amore. Dall'inizio in Signore e signori dell'accusa (“La mia rivoluzione è più irreale di me”) è forte l'accento sulla mediocrità che divora il singolo. La titletrack, manifesto del concept, (“Io non credo/ nella realtà io non credo”) si appella alla vergogna come unica reazione. Ottima la performance di Carlo Martinelli in Non è ancora finita baby blue,un brano riuscito che ben mescola la melodia al piglio punk. In Alle gegen alle (dal tedesco "tutti contro tutti") “E’ la massa che ha perso, è l’uomo che ha vinto”. Man mano che ci si spinge alla fine del disco sembra fiorire la speranza verso l'umanità e verso l'individualità. L'ultima notte, un faccia a faccia con la morte (“la forma è il solo dolore”) e Tutti gridano è finita è un'esplosione di vita nuda con Andrea “Fish” Pesce al piano.

Con l'artwork dedicato a Garibaldi di Marco Filippetti, Io non credo è un disco che troverà ampi consensi anche grazie all'intensa attività live dei Luminal, fondamentale per una continua messa a punto del progetto.

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