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Innocente

#IOSONO

La sensazione immediata che arriva dritta in faccia appena si ascolta #IOSONO, il primo lavoro di Giorgio Innocente, è quella di una fresca folata di vento profumato primaverile. Questo giovanottone salentino è uno che la musica la sa cantare e la sa suonare davvero. Dovrebbe essere un’affermazione banale questa, per chi ha deciso di fare canzoni: eppure i nuovi percorsi artistici della musica italiana – e non solo – ci hanno insegnato che poi così scontato non è. Ed usa la voce, Innocente, non solo come mezzo per traghettare i testi sulla musica, ma, finalmente, come uno strumento vero, a tutto tondo, come si faceva una volta, viene da dire.

Otto canzoni vivaci, sfacciatamente solari, che ti caricano di ottimismo e voglia di vita: una voce a petto e cuore aperto, con le vocali spalancate in un perenne sorriso avvolgente. Del Sud da cui proviene, Giorgio Innocente ha conservato la cromatura dei gialli e degli azzurri, la muscolatura musicale dei ragazzi forgiati dal vento e “dallu sole” del Salento ma non v’è posto, nelle tematiche da lui trattate, dei temi cupi, stucchevoli e provinciali legati alle questioni meridiane. I protagonisti delle canzoni di Giorgio, che oltre a comporre le musiche è anche autore dei testi, sono infatti dialoghi metafisici fra la terra e la luna, fra il tempo e un burattino, oppure dolcissimi balletti improbabili fra il cuore ed un’abat-jour, e fra Parigi e gli Dei: è difficile scacciare dalla testa, si perdoni l’impudico pensiero, le atmosfere del sommo di Recanati, imbevute, però, di una sfrontata gioia per il creato.

A sentire dal modo solido con cui costruisce i suoi tappeti musicali, fondati tutti sulle note dell’immancabile pianoforte, è chiaro come Innocente la musica l’ha bazzicata davvero molto: i suoi trascorsi giovanili fra i conservatori e le accademie di Lecce, Taranto e Siena, e la sua passione per il jazz traspirano da ogni angolo di queste sue composizioni. Ed è davvero piacevole perdersi fra i ritmi di un tango incalzante o di un tiratissimo swing gitano (Gitana), i tanti cambi di tempo e nel cullare di una sgangherata ma coinvolgente beguine (Un raggio a strapiombo). Giorgio, che incarna la figura di un artista di cui davvero si sentiva a mancanza, ha saputo, con questo suo primo lavoro, raccogliere l’eredità della canzone italiana melodica tradizionale, l’ha nobilitata contaminandola con una partitura musicale ricca di citazioni e culture d’oltreoceano, e condita infine con l’esplosività di una voce originale. Per ricordarci però che l’anima di Innocente è comunque e sempre alimentata dal calore del Sud, egli ci regala, in chiusura, un bellissimo cameo reinterpretando uno dei classici più belli e strazianti del Canzoniere Grecanico Salentino Bella ci dormi, così diverso da quei “sciai la sciai la lai la la” presenti ovunque nel disco. A rimarcare, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, le sue enormi doti di versatilità artistica.

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In dettaglio

  • Produzione artistica: Giorgio Innocente, Luigi Saccà, Vladimiro Boccia
  • Anno: 2020
  • Durata: 31:00
  • Etichetta: CinicoDisincanto / Pezzi Dischi

Elenco delle tracce

01. Un raggio a strapiombo
02. Il cuore e l’abat-jour
03. Gitana
04. Lacrime di greggio (ballo Terra-Luna)
05. Una storia vera
06. Ballo tango
07. Mentiamo agli dei
08. Bella ci dormi

Brani migliori

  1. Un raggio a strapiombo
  2. Gitana
  3. Bella ci dormi

Musicisti

Giorgio Innocente (Pianoforte e Cori) - Mauro Parma (Batteria) - Gaetano Puzzutiello (Basso) –Paolo Varoli (Chitarre) - Bruno Zucchetti (Organo Hammond) - Paolo Innocente (Basso) - Lorenzo Ceccherini (Basso) - Gerardo Di Letizia (Chitarre) - Antonio Baldino (Trombe)