Morgan
Italian Songbook Vol. 1 è un
viaggio nel tempo, ma non in senso nostalgico-“revisionista”. Si tratta di un
tentativo di recuperare le gemme dell’epoca d’oro della musica italiana – in cui
questa era ancora capace di influenzare e ispirare l’industria internazionale –
e portarle nel presente, sperando di poterne cambiare il corso e le sorti. Il
nostro novello “Marty McFly” è Marco Castoldi, meglio noto come Morgan, nuova mascotte ubiqua e
onnisciente della musica italiana “di qualità”, che, affiancato dal Maestro Stefano Barzan e dalla Royal Philharmonic Orchestra, rinfresca
cinque grandi successi di Endrigo, Modugno, Bindi, Ciampi e Paoli, in doppia
versione italiana e inglese, con l’intento esplicito di proporre un nuovo
inizio che possa rinvigorire e internazionalizzare le produzioni nostrane.
L’album
si apre con Back home someday,
originariamente scritta da Sergio Endrigo per il western “Le colt cantarono la
morte e fu tempo di massacro”, brano energico e suggestivo che lascia intravvedere
il parallelismo tra questo progetto e l’operazione tarantiniana di
rivalutazione del cinema di serie B italiano e non. Già con il singolo Il mio mondo brilla l’attenzione per gli
arrangiamenti, con aperture d’archi sull’impianto tradizionale piano-chitarra-basso-batteria,
e le interpretazioni di questi classici più o meno noti sono sempre fedeli e
appassionate, talvolta leggermente troppo enfatiche (Resta con me e Lontano dagli
occhi). Meno convincenti le due parentesi “originali” del duo
Castoldi-Barzan, ibridazioni di synth e orchestra che non vanno molto oltre la
punteggiatura d’atmosfera.
Purtroppo,
nonostante l’alta qualità del progetto, si respira soltanto un’aria da recupero
di chicche – un recupero che, in realtà, ha già dato i suoi frutti in tutta la
produzione solista di Morgan, di cui per certi versi questo “Canzoniere
italiano” in tre volumi costituisce una premessa tardiva. Per essere un disco
di cover, o, se preferite, un dejà vu musicale, svolge perfettamente la sua
funzione, ricontestualizzando un repertorio di grande valore secondo un
progetto artistico coerente, senza tentare scimmiottamenti gratuiti. Ma, a ben
guardare, è proprio la forma del “remake” a non consentire di dar forma all’idea
basilare dell’album, quella di accendere un dibattito in un mondo discografico
in rapida fossilizzazione.
01. Back home someday
02. Il mio mondo
03. Resta con me
04. Lontano dagli occhi
05. Il cielo in una stanza
06. Invenzione per orchestra dati
07. Qualcuno tornerà
08. You are my world (Il mio mondo)
09. Stay here with me (Resta con me)
10. If ever you’re lonely (Lontano dagli occhi)
11. This world we love in (Il cielo in una stanza)
12. Invenzione per orchestra assolo melodica
13. That someone
Marco Morgan Castoldi: voce
e cori, melodica, programmazione, sintetizzatori, decostruzione sonora
Marcello Schena:
batteria
Paolo Costa: basso
Roberto Cecchetto:
chitarra
Stefano Barzan:
pianoforte, Fender Rhodes, direzione orchestra
Royal Philharmonic Orchestra