Matteo Negrin
Partono le note del primo brano, Here
we are, e già si possono vedere con la mente spiagge deserte, tramonti
marini, ambienti rilassati ed accoglienti... poi arriva, improvviso, Vento
di Mistral, ed allora la situazione si fa “notturna”, orientale,
ipnotica...
Jouer sans frontiers è un
lavoro morbido, in cui la chitarra acustica dell’autore disegna arabeschi
sonori delicati e quasi fiabeschi, senza virtuosismi e tecnicismi, ma con una
velata vena romantica che, complice l’accordion, si palesa in brani come Risveglio
di Primavera o Notturno; il tocco di Negrin, peraltro, è decisamente
personale, e non ci sono particolari riferimenti a quei chitarristi fusion, Pat
Metheny in testa, che hanno spesso fatto scuola anche presso gli amanti della
sei corde in Italia.
Non mancano, tuttavia, episodi
più “movimentati”, quali ad esempio Drivin’ car, a suo modo una sorta di
“road song” acustica, che evoca strade poco battute, solitarie, in cui si
fondono la libertà interiore e quella dell’ambiente circostante. Ecco, se una
caratteristica spicca, fra le altre, in questo lavoro, è la capacità di evocare
situazioni, spazi, ambienti di ampio respiro, e poi le strade, i percorsi,
ovvero tutto ciò che contribuisce a creare un viaggio, fisico o interiore poco
importa, distanze da colmare, in cui i territori da attraversare sono
sconosciuti ed affascinanti; in questo caso, Il cammino di Santiago è
davvero una piccola colonna sonora.
Amor y violencia, ad
esempio, offre quel tocco di Sudamerica del tutto in linea con l’andamento
dell’intero album, in cui l’attraversamento “musicale” degli spazi è il minimo
comun denominatore.
Un album da assaporare con
estrema calma, senza alcuna fretta, magari, perchè no, in compagnia di un
bicchiere di tequila, da soli, per meditare e riflettere, oppure non da soli.
01. Here we are
02. Vento di Mistral
03. Risveglio di primavera
04. Notturno
05. Drivin’ car
06. Petit fleur
07. Amor y violencia
08. Il Cammino di Santiago
09. Ninna nanna
10. Lidia’s sound
Matteo Negrin: guitar
Matteo Castellan: accordion
Saverio Miele: bass
Giuseppe Dimasi: percussions