Lorenzo Lambiase
“Questo mondo non lo abbiamo preso in eredità dai nostri genitori, ma in prestito dai nostri figli”, bella intuizione di quelle stimolanti come sempre le offre chi cerca di voler guardare il mondo da un diverso punto di vista, perché non tutto è come appare nell’immediato.
Le premesse per un gran disco quindi c’erano tutte ed invece? Beh, a scanso d’equivoci, diciamo subito che il disco qualche pregio l’ha, si intuisce da subito che Lambiase bazzica nel mondo musicale da tempo e sa muoversi con sicurezza ed abilità, sfruttando le proprie conoscenze musicali, non a caso suona metà degli strumenti che compaiono in questo suo disco d’esordio, riesce a confezionare testi intelligenti e mai scontati.
Cosa invece non funziona al meglio? Gli stessi pregi finiscono per essere anche difetti, nel senso che proprio perché abile musicalmente nella maggior parte dei brani non inventa nulla di veramente innovativo, si affida spesso a campionamenti e sonorità elettroniche che sembrano citazioni di altri brani appartenenti al proprio bagaglio musicale, ne esce così un disco che suona decisamente pop, il che non sarebbe nulla di male, però con pochi sprazzi e lampi di originalità.
A parere personale i brani più belli sono allora proprio quelli in cui prende in mano gli strumenti veri e finalmente li fa suonare come sa fare, è il caso di In un attimo canzone sul tema della pazzia in cui appare anche la voce di Valentina Lupi, di Così per sempre malinconica canzone sul trascorrere inesorabile e senza scampo del tempo e la ghost-track che appare dopo il brano di chiusura che dà il titolo all’intero lavoro, è un brano al solo pianoforte, ma vale l’intero album per l’intima profondità raggiunta e per il fatto di essere finalmente cantata con voce non flebile ed esangue.
E’ forse verso questa direzione più limpida e meno artefatta che dovrà muoversi in futuro Lorenzo Lambiase per riuscire a dare il meglio di sé, allora sì che la cena servita sarà impeccabile e gli invitati pienamente soddisfatti.
01. Niente di niente
02. L’ultimo colpo
03. In un attimo
04. Ricordi
05. Il viaggio
06. Le luci del metrò
07. Il teatro di Sophie
08. Noi
09. La mia dimensione
10. Così per sempre
11. La cena
Lorenzo Lambiase: testi, voce, pianoforte, basso, chitarre, sinth, batteria Daniele Seta: chitarra acustica in 3, chitarra elettrica in 1 Alessio Magliocchetti: chitarra elettrica in 9 e 11 Cloud Cestoni: voce in 1 e 10 Valentina Lupi: voce in 3 Adriano Viterbini: chitarra elettrica in 3 Tommaso Calamita: basso in 3 Alessandro Santucci: chitarra elettrica in 7 Fabio Franceschini: basso in 8 Gabriele “AREAMAG” Ortenzi: theremin in 11