Guglielmo Cappiotti
Ci sono dischi che da subito ti catturano e ti portano in un mondo che appartiene loro di diritto. Questi dischi solitamente non paiono mai un prodotto, ma piuttosto un compendio naturale di cose ben fatte, un manufatto quasi, di quelli che se solo di altro materiale riconosceresti da subito un odore di cose fatte in casa.
Il debutto di Guglielmo Cappiotti ha di pregevole esattamente questo, la fattura, la qualità. La fine del mondo non è altro che un biglietto d’ingresso in uno spaccato di vita articolato, definito, affatto arrogante. Vuoi conoscermi? Prego accomodati, sembra sussurrarci Cappiotti in ognuna delle dieci tracce che compongono il disco. Ma se poi non è quello che ti aspetti, pazienza, saprò andare avanti ugualmente per la mia strada. Prodotto da Andrea Viti, già bassista degli Afterhours e membro di Karma e Juan Mordecai, il debutto di Cappiotti arriva dopo una decina di anni di gavetta spesi a suonare certo, ma soprattutto a tracciare le linee di una stanza ordinata seppure ricolma di oggetti, di visioni, suoni ricercati e un po’ retrò. Una bottega nella quale è bello intrattenersi a chiacchierare col giovane artigiano di Verona che di storie e certezze sembra averne collezionate in quantità.
La voce chiara, alta e pulita giunge probabilmente inaspettata. A incorniciare liriche come Scende la neve o Fiori di gin ci si aspetterebbe tonalità più basse, sporcate da eccessi e stravizi. L’attitudine del nostro artigiano è invece garbata e comunque incisiva grazie anche all’apporto dei raffinati musicisti che lo accompagnano: Nicola Monti a contrabbasso e basso; Simone Marchioretti, batteria e percussioni; Giovanni Ferro alla chitarra semiacustica.
Un disco d’altri tempi, curato nei suoni e nell’artwork, un prodotto italiano germogliato con grazia e cura e servito sul piatto di Manzanilla Musica Dischi con contorno di Amanita Booking, agenzia di cui sentiremo parlare presto e bene.
01. Bacio nucleare
02. Gelidi respiri
03. Scende la neve
04. Il volo
05. Giorno di festa
06. Liberami
07. Fiori di gin
08. Cieli della storia
09. Come il sale
10. La fine del mondo
Guglielmo Cappiotti: chitarra e voce
Nicola Monti: contrabbasso e basso
Simone Marchioretti: batteria e percussioni
Giovanni Ferro: chitarra semiacustica