Riaffiora
Non è detto che il disco di esordio coincida con l'inizio della carriera di un artista, ci sono gli ep a fermare formule e abbozzi di progetti. Capita anche ai Riaffiora che hanno voluto affidare al primo disco nove anni di maturazione e la produzione artistica di Ronan Chris Murphy - che ha lavorato con artisti del calibro di King Crimson o Tony Levin per citarne solo alcuni.
Forse poco si riflette su quanto sia importante avere una direzione artistica, uno sguardo altro che possa indirizzare un progetto verso la sua compiutezza e Murphy dimostra ancora una volta una grande attenzione all'Italia - basta vedere l'exploit degli Ex Kgb con I Putìn.
La Marsigliese è il risultato di registrazioni in piazze, strade e chiese, cercando di "rubare" a Venezia e all'ambiente il suono unico del momento - proprio come fecero gli Hypnoise nel 2006 sempre con Murphy. In un clima performativo così frizzante e intenso sono stati composti gli undici brani del disco di impianto rock. Il quartetto padovano racconta storie fatte di sconfitte e di azione, di amore e di decadenza urbana, di giustizia e umanità varia, qui si sente la vaga eco di Fabrizio De Andrè.
Un disco visionario e realistico che sorprende subito con L'Inverno a Padova, preziosa, affascinante e perturbante, le campane iniziali registrate nude e l'incedere del brano, sostengono l'ascoltatore per il ventre. Clima del tutto diverso con l'elettricità di Mon Amour che passa il testimone a Così distante, più pop ma ben costruita. Di rilievo L'Alchimista con la sua andatura jazz, Requiem un mesto e circense tango per il funerale di un mafioso a Palermo e l'energica favola di Andreij, un cocchiere di San Pietroburgo escluso dalle danze della nobiltà.
Un progetto molto variegato nelle atmosfere proposte che non stanca mai l'ascoltatore. Unico neo la voce di Andrea D'Amato e i suoi colori che rischiano a volte di ricordare Sangiorgi o Sarcina (Alla fine, Lo schianto) e questo può disorientare, ma i Riaffiora dimostrano di saper essere originali e grintosi quanto basta e quando serve. A documentare la realizzazione del disco il cortometraggio di Massimo Toniato disponibile su Youtube.
01. L'inverno a Padova
02. Mon amour
03. Così distante
04. L'imputato
05. Alla fine
06. Lo schianto
07. L'alchimista
08. Un'estate
09. Andreij
10. Requiem
11. L'Inverno a Padova (ghost track)
Matteo Marenduzzo: chitarra Andrea D'Amato: basso, voce Paolo Trolese: batteria Alessio Montagna: tastiere