In occasione della consegna del “Premio Mia Martini Speciale”, durante l’ultima edizione della manifestazione di Bagnara Calabra dedicata all’indimenticabile Mimì, è opportuno fermarsi a scrivere due parole su Stefano Maiuolo e sulla sua prima uscita discografica che prende il nome dall’unico inedito presente, La mia musica sei tu. Un brano semplice e orecchiabile, solare e contagioso, composto da Vincenzo Leomporro degli Audio 2 e Di Marco, ben arrangiato da Andrea Casamento, anche produttore del progetto.

Stefano viene fuori da quel grande calderone che è Amici, ma prima ancora, nel 1998, all’età di sette anni, ha partecipato al 41° Zecchino d’Oro con la canzone Batti cinque (4/4 di silenzio) di Franco Fasano, suo pigmalione che ritroviamo nella direzione artistica con Casamento. Di questa tenera canzone è presente una versione “adulta” arricchita dalla voce “piccola” di Stefano, estratta da una telefonata durante un’intervista a Video Italia insieme allo stesso Fasano. Gli altri brani sono cover di diversa estrazione: da Grace Kelly di Mika a Solo di Claudio Baglioni, passando per Il mio mondo di Umberto Bindi fino all’intensa Verso il III millennio di Gaber, di cui Maiuolo dona un’interpretazione sentita e vibrante accompagnato dagli Gnu Quartet. Come bonus track, una versione piano&voce ridottissima (1:26) di Poker Face della pop star Lady Gaga.

Un disco che è una sorta di biglietto da visita di Stefano Maiulo, un giovane artista, oltre che valente pianista, che promette assai bene e che lascia intravedere un percorso musicale orientato verso la qualità. D’altronde anche durante il talent show a cui ha preso parte, ha proposto brani come Un giudice di De André o Il mio canto libero di Battisti. Quando “non si tradisce mai se stessi” e si “ha il coraggio delle proprie idee, senza nascondersi né confondersi”, come scrive egli stesso all’interno del cd, ecco che si arriva lontano. Magari non nelle classifiche o in termini di audience o ancora sui giornali di gossip... ma nel “cuore” della musica.

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