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Euphorica

La Rivelazione

L’area bergamasca si dimostra ancora una volta estremamente vivace dal punto di vista artistico e specificamente musicale, proponendo una serie di artisti che si caratterizzano per curiosità e capacità di muoversi attraverso generi musicali differenti ed eterogenei. Gli Euphorica si propongono nel 2011 con il primo lavoro In viaggio, cui ora affiancano il loro nuovo album La rivelazione, nel quale ribadiscono l’obbiettivo perseguito, ovvero una fusione armonica fra l’indie-rock elettrico ed il rock acustico.

L’evoluzione del loro lavoro li ha portati ad aggiungere sottili venature pop, rendendo di fatto più fruibile la loro musica ed ampliandone potenzialmente il pubblico. Le undici tracce si snodano in modo arioso, con ritmiche interessanti dovute ad una ottima interazione fra basso e batteria, che fa da contraltare alle chitarre acustiche, per lo più fluide, liquide, e solo a tratti serrate e più “dure”. Una strumentazione folk all’interno di un album lontano anni luce da qualsiasi intenzione di quel genere, grazie anche a repentini cambi di ritmo e di tempo (La rivelazione), ma assai vicino, come detto, a certe atmosfere indie-rock, per quanto ormai il termine sia utilizzato in senso fin troppo ampio, andando ad intercettare tutto ciò che non è nettamente e chiaramente pop.

Il mood dell’album è tutto sommato abbastanza malinconico, riflessivo; i testi sono comprensibili, ed in questo si discostano da quelle cripticità che spesso rendono indigesti, o per lo meno difficilmente masticabili, i lavori di band coeve, malgrado ci siano, qua e là, citazioni colte che però non vengono mai “calate dall’alto” ma paiono del tutto naturali e non appesantiscono il flusso dei brani stessi. Gli arrangiamenti si fanno apprezzare per l’equilibrio, l’attenzione ai suoni e alla loro definizione e la scelta di utilizzare linee melodiche molto varie, ma sempre assai semplici lascia il giusto spazio alle parole; gli intrecci strumentali non si sovrappongono mai al cantato, ma lo “trasportano” con delicatezza creando armonie davvero interessanti.

La rivelazione dimostra come sia possibile approcciare l’indie-rock senza porsi il problema di essere necessariamente, “alternativi” senza estremizzare le scelte ma accettando di confrontarsi con il pop di alto livello, accogliendone gli stimoli ed utilizzandone, perché no, alcune caratteristiche. Questo non significa affatto diventare “commerciali”, nel senso deteriore del termine, ma rappresenta un interessante tentativo di ampliare il pubblico, dirigendosi anche verso chi non è solito interessarsi a generi che non siano strettamente di “facile ascolto”. Il tutto mantenendo una integrità ed uno spessore compositivo indiscutibile.


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In dettaglio

  • Produzione artistica: Euphorica, Ronnie Amighetti
  • Anno: 2014
  • Durata: 46:25
  • Etichetta: Davide Zanni

Elenco delle tracce

01. L’equilibrista
02. La rivelazione
03. Il predicatore
04. L’ultima danza
05. Demone
06. Tu
07. La terra
08. Sipario
09. Giuda
10. Shangri-La
11. Visione

Brani migliori

  1. La rivelazione
  2. L’ultima danza
  3. La terra

Musicisti

Davide Zanni: voce, chitarra acustica  -  Paolo Armati: chitarra acustica, cori, chitarra 12 corde, tzaras  -  Roberto Pittet: batteria, percussioni  -  Salvatore Lentini: basso elettrico  -  Ronnie Amighetti: synth, Rhodes  -  Matteo Crema: lap steel  -  Marco Pennacchio: violoncello  -  Marta Pizio: viola  -  Madalina Dirlea: violino